Luigi Meneghello ha lasciato un grande vuoto nel cuore dei suoi appassionati: a dimostrarlo è la grande attenzione ad ogni spettacolo o evento legato alle opere del letterato vicentino. La sua ‘roba’ ha riscosso successo nel pubblico presentatosi al chiostro San Francesco per ascoltare e ripercorrere "Le stagioni di Gigi".
La ‘roba’ di Luigi Meneghello. Emilio Franzina, docente dell’ateneo scaligero di Storia contemporanea, si è espresso in una lezione un po’ diversa dal modello accademico inteso tradizionalmente. Dal 2000 infatti realizza conferenze spettacolo, sempre accompagnato da musicisti professionisti o di musica etnica; questa volta la serata offriva ai nostri orecchi la bravura di Giorgio Gobbo, voce e chitarra, Marco Toffanin alla fisarmonica e collaboratore per i testi e Ivan Tibolla, con musiche originali al pianoforte. Franzina ha proposto letture e riflessioni basandosi sulla vasta produzione di Luigi Meneghello.
Rivisitazione di una vita. Dalla puerizia alla guerra Meneghello ha messo su carta tutte le esperienze della sua vita suddivise per capitoli: non è mancata della letteratura sul suo lungo periodo di vita passato in Inghilterra a Reading e Londra, come non si può scordare il suo libro di esordio, e forse il più famoso, Libera Nos a Malo, nel quale fece una disamina attenta e putuale della vita nella sua nativa Malo, paesino della provincia di Vicenza. Gli amici, la famiglia, l’amore, nulla è sfuggito a Franzina nella sua lezione di storia cantata.
Unifestival. La serata proposta per questo festival universitario, che raggiunge la sua terza edizione quest’anno, ha portato in scena gioie e dolori del fascismo, dai gruppi di studio fascisti alla resistenza, una borsa di studio per l’Inghilterra, un amore di una vita chiamato Katia, la vita di campagna e la vita di città, l’insofferenza di un letterato per la sua patria e il conseguente ‘dispatrio’: tutto questo è Luigi Meneghello. Il pubblico ha apprezzato moltissimo questo nuovo modo di vivere la storia, che tra parole e musica ha dato la possibilità di passare una serata alternativa, sotto le stelle, con interpreti di tutto rispetto che hanno dato quel tocco in più.