Criminalità organizzata, economia e finanza: quale via d’uscita? Martedì 21 settembre, alle 17.15, nell’aula magna T2 del polo Zanotto, verranno affrontati i vari aspetti del fenomeno della criminalità organizzata.
L’appuntamento. L’incontro è organizzato dall’Università di Verona, fondazione Giorgio Zanotto e collegio universitario Don Nicola Mazza, con la collaborazione della Banca popolare di Verona. All’appuntamento interverranno i procuratori della Repubblica Nicola Gratteri e Mario Giulio Schinaia, rispettivamente della sezione di Reggio Calabria e Verona e Giovanni Castaldi, direttore dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia. A coordinare l’incontro Nicola Sartor, ordinario di Scienza delle finanze dell’Università di Verona.
Non solo Sud. La criminalità organizzata non è più un problema del solo Sud. Il 10 maggio governo e Confindustria hanno firmato il Protocollo di legalità, sul modello di quello adottato da Confindustria Sicilia contro le infiltrazioni mafiose nel tessuto produttivo del territorio. Il Fondo monetario internazionale stima che il riciclaggio di denaro riguardi una quota dell’economia che per la sola Italia supererebbe l’11% del pil. E’ un dato di fatto: l’economia criminale ormai viaggia fuori dai confini ristretti del Sud. ‘Ndrangheta, Cosa Nostra e Camorra fanno affari in tutta Italia e la finanza – accanto a politica, appalti e imprese – entra sempre più nella sfera di interesse dell’economia criminale.
Gli interventi. Aprirà l’incontro Nicola Gratteri, autore del libro edito da Mondadori ‘La malapianta’, nel quale racconta la ‘ndrangheta e la sua evoluzione con numeri e cifre. La ‘malapianta’ della criminalità organizzata trova il proprio nutrimento soprattutto nel traffico di droga, la cui circolazione in Europa porta nelle casse della ‘ndrangheta oltre 27 milioni di euro all'anno. Al procuratore calabrese si affiancherà Giovanni Castaldi, della Banca d’Italia, direttore di un’unità che ha il compito di prevenire l’utilizzo del sistema finanziario ed economico per fini di riciclaggio. Ma la piaga della criminalità organizzata sembra toccarci molto da vicino, recenti fatti di cronaca sembrano avvalorare l’ipotesi avanzata nei mesi scorsi da Mario Giulio Schinaia, anch’egli tra i relatori, su probabili infiltrazioni criminali anche nel veronese.