Si chiama "Nordic walking" la nuova sfida contro l'obesità. E' quanto emerge dallo studio “Nordic Walking training program improves physical health and exercise capacity in obese middle-aged women”, realizzato dal gruppo diretto da Federico Schena del centro di ricerca "Sport montagna e salute" dell'ateneo di Verona con sede a Rovereto in collaborazione con la facoltà di Scienze Motorie.
La ricerca. Il lavoro, apparso sull’ ultimo numero dell’International Journal of Sports Medicine, evidenzia l’effetto positivo del Nordic Walking, rispetto al cammino normale, su un gruppo di 23 donne obese di mezza età, proponendola come attività fisica ideale per questa categoria di pazienti. I soggetti sono stati fatti camminare con questa tecnica 3 volte a settimana per un periodo di 12 settimane. Prima e dopo ogni sessione di training sono stati effettuati dei test medico-scientifici e cosa interessante, è stato ordinato alle partecipanti al gruppo di non cambiare le proprie abitudini di vita o quelle alimentari cercando di perdere peso attraverso la dieta, questo proprio per testare l’efficacia isolata della pratica del Nordic Walking sul loro stato di salute e sulla perdita di peso ponderale.
I risultati ottenuti hanno dimostrato che 12 settimane di sessioni di NW ripetute tre volte alla settimana, in assenza di dieta specifica hanno apportato un miglioramento sia dei parametri antropometrici che delle prestazioni cardiovascolari, portando ad una significativa diminuzione dell’indice di massa corporea e della percentuale di grasso corporeo, inoltre il NW è risultato essere indicato anche come attività fisica capace di influenzare i fattori di rischio cardiovascolare implicati nelle sindromi metaboliche quali l’ipertensione.
Attività efficace e gradevole. "Fare esercizio – spiega Schena – è fondamentale per il controllo ponderale ma spesso chi ha chili in eccesso non riesce a trovare un’ attività fisica sufficientemente efficace ed al contempo gradevole. Molti ricercatori si sono dedicati a studiare vari tipi di attività e recentemente ha trovato molta attenzione una forma speciale di cammino denominata Nordic Walking, una tecnica di cammino biomeccanicamente corretta nata in Finlandia negli anni ’30 come metodo di allenamento fuori stagione degli sciatori di fondo. Viene effettuata con l’utilizzo dei bastoncini appositamente sviluppati per questo, in abbinamento alla tecnica dello sci di fondo, attraverso movimenti naturali, fluidi e senza controindicazioni, attivando i muscoli del tronco per completare i movimenti e anche per creare stabilità ed un corretto allineamento del corpo, così ottenendo un allenamento completo, sano, sicuro e naturale di tutto il corpo.
Nella scelta di una attività fisica bisogna tenere in considerazione il grado di efficacia di questa nella riduzione del grasso, la praticabilità e il divertimento. Il calo ponderale è tanto maggiore quanto maggiori sono le masse muscolari coinvolte. Esistono delle limitazioni fisiche e psicologiche per gli obesi in alcuni sport "di terra" come la corsa, il calcio e il basket. Specialmente nei primi periodi di attività infatti, l'obesità rappresenta un limite per l'efficienza della prestazione, quindi comporta un danno psicologico e una sollecitazione eccessivamente gravosa per le articolazioni soprattutto degli arti inferiori. “Per questi motivi il Nordic Walking è altamente raccomandabile, in quanto comporta una elevato dispendio energetico senza un significativo stress articolare ed è gradevole da praticare perché si svolge in ambiente naturale – ribadisce Schena – questo comporta una ottima disponibilità delle persone a svolgere con continuità gli allenamenti e quindi a raggiungere effetti positivi. Ciò contribuisce all'abbattimento dei limiti psicologici spesso freno dei soggetti obesi, c'è una crescita dell'autostima e della fiducia in se stessi. A rinforzare questi risultati oltre alla migliorata capacità di prestazione, contribuisce anche il miglior aspetto fisico ottenuto con l'esercizio ed una corretta alimentazione".