L'attore, il doppiatore, il cantante e il regista. Gigi Proietti intervistato da Luigi Spellini, direttore dell’associazione Idem – percorsi di relazione e da Martina Gonella, studentessa, ha raccontato in un'aula magna di Polo Zanotto gremita di studenti e non solo, il lungo percorso che ha affrontato per affermarsi nel mondo dello spettacolo.
Un uomo di teatro. Un curriculum facilmente invidiabile. Un percorso artistico comune a pochi. Proietti, attore, doppiatore, cantante, regista con i suoi modi divertenti, suadenti e affabulatori, ha sempre dedicato la sua vita al mondo del teatro e dello spettacolo. “Il teatro è il mio amore più grande – confessa Proietti – Ho fatto tante cose, mi sono dedicato alla prosa ma la fedeltà verso il teatro c’è stata e sempre ci sarà”. E’ proprio grazie al teatro infatti che la sua carriera prende avvio. Nei panni di un’upupa, il suo primo ruolo lo vede recitare ne “Gli uccelli di Aristofane” diretto da Giuseppe Di Martino. Arriverà poco dopo il successo quando, sostituendo improvvisamente Domenico Modugno, Proietti veste, accanto a Renato Rascel in “Alleluja brava gente”, i panni di Ademar, “un cialtrone – dice l’attore,- che propone rimedi miracolosi, gioca sulle paure popolari e passa immeritatamente per guaritore”.
Il teatro sperimentale. L’attenzione di Proietti più volte, durante il corso della serata, si è focalizzata sul teatro sperimentale. A quanti si accingono a studiare il teatro classico in chiave sperimentale l'attore consiglia: “Prima di rileggere, imparate a leggere non si può fare sperimentalismo in tournée; chi vuole sperimentare deve sedersi comodo e lavorare, leggere e studiare. La verità è che tanto, comunque lavori, Shakespeare sarà sempre più bravo di te.” Ed è proprio lo studio sul teatro shakespeariano che lo porta, dopo la delusione per la chiusura del teatro romano Brancaccio di cui era il direttore, alla costruzione, su modello del Globe Theatre di Londra di stampo elisabettiano, del "Silvano Toti Globe Theatre" a Roma in cui vengono recitati, nella sola stagione estiva, i testi del celebre autore inglese.
Giovedi 24 febbraio e venerdi 4 marzo alle 21 ospiti in Università Umberto Galimberti e Philippe Daverio.
Per maggiori informazioni consultare il sito www. idem-on.net