Suggestivi camini calcarei e floridi ecosistemi sottomarini. Questo il grande tesoro portato alla luce da un team internazionale di ricercatori coordinato dal Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche. A bordo della nave oceanografica Urania, diretta da Marco Taviani e Lorenzo Angeletti dell’Ismar, l’Istituto di scienze marine di Bologna, il gruppo ha svelato l’esistenza nei fondali adriatici del Montenegro di formazioni calcaree di grande bellezza e rilevanza scientifica.
Il tesoro del Mare Nostrum. L’esistenza di camini di pietra non è una novità nel mondo scientifico e marino. Alcuni esemplari, infatti, sono già stati trovati nel Golfo di Cadice, tra Portogallo e Gibilterra, al largo della Nuova Zelanda e delle coste pacifiche del Nordamerica. La grande sorpresa è stato ritrovarli anche vicino a noi, nel mar Mediterraneo. Uno scenario suggestivo e di grande interesse scientifico per il team internazionale della campagna oceanografica Altro, biocostruzioni in Adriatico meridionale e Canale d’Otranto. «L'esplorazione dei canyon sommersi al largo delle coste del Montenegro – spiega Taviani – è stata realizzata mediante un piccolo veicolo sottomarino manovrato dalla superficie, il Rov, Remotely Operated Vehicle, Pollux, che ha individuato, sul fondale fangoso a circa 450-500 metri di profondità, una vera e propria "foresta" costituita da camini calcarei. Alcuni, che superano i 50 centimetri di altezza, sono ancora in posizione verticale, mentre altri giacciono abbattuti sul fondo». Per quanto riguarda la genesi di queste foreste sottomarine ci sono molti dubbi e incertezze, per questo bisogna attendere i risultati delle analisi di laboratorio per avere qualche dato più sicuro. «È però plausibile – afferma Angeletti – che i camini naturali si siano originati dall’ascesa, in un passato geologico abbastanza recente, di fluidi ricchi in idrocarburi, probabilmente metano, attraverso la coltre dei sedimenti antichi che formano l'architettura di questo margine continentale». Le sorprese però non finiscono qui. L’equipe, infatti, ha documentato anche la presenza di coralli neri alti fino a due metri, abbondanti coralli bianchi soprattutto della specie Madrepora oculata, coralli gialli e campi di gorgonie sui fianchi dei canyon balcanici.
La missione Altro. Altro è la prima missione oceanografica del programma europeo Coconet, che si protrarrà fino a tutto il 2016. Vi hanno partecipato ricercatori, tecnici e studenti di varie istituzioni scientifiche nazionali ed europee. In Italia spiccano le università di Ancona, Bari, Trieste e la Bicocca di Milano, mentre tra i Paesi esteri troviamo Albania, Croazia, Monaco e Montenegro.