Le celebri lectures tenute a Harvard da Calvino per esplorare un territorio di riflessione ricchissimo sul tema “diritto e letteratura”. Questo il leitmotiv del ciclo di incontri sulle famose conferenze di Italo Calvino iniziato il 30 novembre scorso, organizzato da Tommaso Dalla Massara del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona e realizzato e ospitato dalla Società Letteraria di Verona, per scoprire il connubio tra letteratura e diritto. A novant’anni dalla morte dell’illustre scrittore italiano la Società ha voluto celebrarlo rileggendo in chiave contemporanea uno dei suoi testi più affascinanti “Lezioni americane: sei proposte per il prossimo millennio”. La lezione sulla rapidità a cura di Aldo Schiavone, docente dell’Istituto italiano di Scienze Umane, ha concluso la serie di appuntamenti per riflettere e dibattere sull’attualità e sulla portata dei valori che secondo Calvino era utile traghettare nel nuovo millennio. L’incontro è stato trasmesso in diretta streaming sul sito della Società Letteraria.
Diritto e letteratura. Le conferenze in programma sono state un’importante occasione per ricreare lo spirito critico con il quale Calvino affidò ai suoi lettori i valori letterari necessari per affrontare il nuovo millennio. Al centro della sperimentazione, l’idea che il diritto meriti di essere letto, in questo caso attraverso la chiave delle “Lezioni americane”, come parte di un più ampio fenomeno culturale come la letteratura, di cui esso è una componente significativa.Leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità – i cinque temi che compongono le ‘Lezioni americane’ – possono in effetti intendersi come ‘lenti’che consentono una particolare visione del mondo e dunque non solo della letteratura, ma anche del fenomeno giuridico che si inserisce quindi tra i generi letterari. Schiavone conclude così l’excursus sugli aspetti della letteratura nel diritto e del diritto nella letteratura.
Sei proposte per il nuovo millennio. “Lezioni americane” è un’opera pubblicata postuma, nel 1988, e racchiude cinque delle sei conferenze che Calvino avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard nell’ambito delle prestigiose “Norton Poetry Lectures”. Il tema delle lezioni era libero e Calvino, primo scrittore italiano ad essere invitato alle “Lectures”, decise di dedicare ogni suo intervento ad un valore della letteratura considerato importante per affrontare il nuovo millennio. Nacquero così cinque significativi scritti sulla leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità e la molteplicità, che però Calvino non riuscì mai a presentare all’università. L’autore infatti morì prima di portare a termine l’opera e dell’ultima lezione, dedicata alla compattezza