Le condizioni climatiche stanno assumendo connotazioni sempre più estreme. La meteorologia di questa estate ne è testimone. Il problema non riguarda solo la scoperta delle ragioni di questi cambiamenti, ma anche l’utilizzo di strumenti adeguati per la gestione delle emergenze che derivano da tali disastri. Per questo motivo la rivista internazionale “Critical perspective on accounting” ha dedicato uno speciale sui disastri naturali. Tra i lavori è presente anche la ricerca “The socializing effects of accounting in flood recovery” sull'alluvione che ha messo in ginocchio il Veneto nel novembre 2010. La ricerca è stata sviluppata da Alessandro Lai e Riccardo Stacchezzini, ordinario e ricercatore del dipartimento di Economia aziendale dell’università di Verona, insieme a Giulia Leoni, ricercatrice dell’università di Cagliari che ha conseguito il dottorato a Verona.
La ricerca. Intervistando le autorità regionali incaricate della ricostruzione, i sindaci dei comuni alluvionati, i cittadini e gli imprenditori coinvolti nel disastro, gli studiosi hanno messo in luce il ruolo propulsivo dei sistemi contabili per guidare la ricostruzione. La ricerca ha permesso anche di evidenziare come tali sistemi abbiano generato un effetto “socializzante”, cioè abbiano favorito un senso di interdipendenza fra tutti gli attori coinvolti. In particolare, la necessità di condividere la misurazione dei danni ha alimentato il dialogo, la comprensione, la fiducia e la solidarietà fra le vittime, che a loro volta hanno avuto un ruolo cruciale nel favorire la responsabilità dei soggetti preposti alla ricostruzione, partecipando attivamente alla misurazione dei danni subiti. Il lavoro mette in luce un modello sviluppato nel Veneto, ma replicabile in contesti anche diversi dalla alluvione dove è stato sperimentato ed attuato.
08.08.2014