Da oggi non si parlerà più solo di cancro del pancreas, ma di quattro differenti tipi di neoplasie del pancreas da trattare in modi diversi. A renderlo noto uno studio internazionale cui hanno contribuito i ricercatori di Arc –Net, centro di ricerca applicata sul cancro dell’università e azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, pubblicato il 26 febbraio su Nature (DOI: 10.1038/nature14169). Il team di Arc – Net, diretto dall’anatomopatologo Aldo Scarpa, in collaborazione con la biobanca del centro diretta da Rita Lawlor, gli scienziati dell’Istituto del pancreas diretto da Claudio Bassi e dell’Oncologia universitaria diretta da Giampaolo Tortora e con l’Unità di diagnostica molecolare dei tumori dell’azienda ospedaliera universitaria di Verona, ha scoperto le alterazioni genetiche del cancro del pancreas.
“Grazie al sequenziamento dell’intero genoma dei primi 100 adenocarcinomi del pancreas – spiega Scarpa – abbiamo scoperto le alterazioni del Dna caratteristiche di queste neoplasie, sia in termini di mutazioni strutturali dei cromosomi che di mutazioni di geni responsabili della loro insorgenza. Riusciamo per la prima volta a classificare questo cancro terribile in quattro sottogruppi molecolari”.
Il riconoscimento di questi sottogruppi è possibile grazie ad analisi molecolari che sono già disponibili e saranno introdotte nella routine diagnostica dei pazienti trattati nell’Istituto del pancreas e nell’Oncologia universitaria entro la fine del 2015. Un passo in avanti nella ricerca contro il cancro con ricadute immediate e già disponibili in termini di applicazioni terapeutiche personalizzate.
Le neoplasie del pancreas sono oggi tra le più letali, ma da oggi fanno un po’ meno paura. Questo lavoro del gruppo scaligero è stato realizzato grazie ai finanziamenti del Miur nell’ambito del progetto di sequenziamento genoma tumori del pancreas come contributo italiano all’International cancer genome consortium. Lo studio è stato inoltre finanziato dall’Airc con il progetto 5×1000 “Diagnosi precoce del cancro del pancreas” e dalla Fondazione italiana malattie del pancreas (Fimp-onlus) nell’ambito delle ricerche sulla “Trasformazione delle informazioni del genoma in applicazioni diagnostiche e cliniche” finanziato dal Ministero della Salute.
Ascolta l'intervista ad Aldo Scarpa realizzata dalla redazione di FuoriAulaNetwork
Roberta Dini
26.02.2015