E’ morto il giornalista Michelangelo Bellinetti, per dieci anni professore a contratto di giornalismo nel nostro Ateneo. Ha insegnato prima Sociologia della Comunicazione nel corso di laurea in Scienze della Comunicazione; e poi fino al 2011 Scrittura Giornalistica nel corso di laurea magistrale in Editoria e Giornalismo.
Nato a Padova, nel 1941, Bellinetti ha iniziato nei primi anni sessanta come cronista a Milano al quotidiano “La Notte”, diretto da Nino Nutrizio. Poi è passato a Venezia con “Il Gazzettino” dove è stato caposervizio alla redazione Cultura e Spettacoli, quindi a Padova vice caporedattore de “L’Eco di Padova” della Rizzoli-Corriere della Sera. Alla chiusura del quotidiano è stato chiamato a Milano come segretario di redazione del quotidiano ”L’Occhio”, diretto da Maurizio Costanzo. Infine, è stato caporedattore centrale de “L’Arena” di Verona. Ha fatto parte del coordinamento sindacale della Rizzoli-Corriere della Sera, del Cdr de “L’Arena”; presidente dell’Associazione Veronese della Stampa per quindici anni; per nove anni presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto e per sei componente del Comitato esecutivo dell’Ordine Nazionale.
“Due sono i fattori importanti della società contemporanea: l’economia e la comunicazione”, amava sottolineare Bellinetti, autore di saggi sul giornalismo e sul fascismo e di saggi sociologici. “Sul fronte della comunicazione è importante investire nel giornalismo europeo, per far conoscere ai lettori cos’è l’Unione Europea e per far dialogare le istituzioni e i cittadini. Il giornalismo, palestra di idee e di confronti, è il termometro dello spirito dei tempi e sa anticipare gli indirizzi che una società intraprende”.
Michelangelo Bellinetti è stato relatore e correlatore di decine di tesi sugli aspetti del giornalismo, sia in prospettiva storica che come analisi della contemporaneità. L’ultimo lavoro di Bellinetti è il recentissimo saggio “Una notizia lunga 150 anni”, nell’ambito del libro “La storia di tante storie. Giornali e giornalisti del Veneto”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto.
Maurizio Corte
26.04.2016
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Michelangelo Bellinetti era capace di cogliere aspetti che solo poche persone, sensibili e dotate di attenzione all'ascolto, sanno cogliere. Doti che un giornalista non può non avere. Lo ricordo personalmente con affetto. Nel 2010 per rivitalizzare i corsi di scienze della comunicazione ed editoria e giornalismo del nostro ateneo, aveva donato il suo tempo, la sua professionalità preziosa, per una serie di incontri e dialoghi per riflettere sulla professione del comunicatore e del giornalista. Aveva offerto spunti critici costruttivi che sono serviti anche a migliorare il percorso didattico.
Se ne va con lui una risorsa importante per la città di Verona, per il mondo del giornalismo e non solo. E il ricordo delle sue lezioni e delle sue riflessioni sul valore fondamentale della formazione e dell'aggiornamento per i giornalisti, risuoneranno a lungo nei nostri corridoi e nelle nostre aule.
Tiziana Cavallo
26.04.2016
Chi volesse scrivere una frase in ricordo di Michelangelo Bellinetti può contattare la redazione all’indirizzo univrmagazine@ateneo.univr.it
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