L’università di Verona ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Discipline artistiche a Paola Marini. La cerimonia, che si è svolta venerdì 10 febbraio, alle 17, nell’aula magna del polo Zanotto, si è aperta con i saluti del rettore Nicola Sartor. A seguire, hanno preso la parola Gian Paolo Romagnani, direttore del dipartimento Culture e Civilità e il professor Bernard Jan Hendrik Aikema, ordinario di Storia dell’arte moderna che ha pronunciato la laudatio a Paola Marini che ha tenuto la lectio magistralis “Museo e società”. Nella stessa giornata è stato conferito un riconoscimento anche a Loredana Olivato, già docente di Storia dell’arte moderna dell’ateneo veronese, a cui è stata consegnata la pergamena con il titolo di professore emerito di Storia dell’arte moderna.
“Sono molto lieto di portare il saluto dell’università e mio personale per questa cerimonia di grande significato. – ha affermato il rettore Sartor, che a Paola Marini ha assegnato la prima laurea honoris causa del suo mandato – Con questo riconoscimento l'ateneo vuole premiare una persona che tanto si è impegnata e che ha avuto tanto successo nel campo dei beni culturali. Paola Marini ha fatto tanto per Verona e per il mondo dell’arte.”
“Il nostro dipartimento – ha proseguito Romagnani – intendeva innanzitutto omaggiare "la persona" Paola Marini, storica dell’arte e dirigente museale, i cui riconoscimenti professionali sono stati ai massimi livelli nazionali e internazionali e con la quale esiste da tempo uno stretto rapporto. Ma intendeva anche segnalare emblematicamente l’importanza della collaborazione dell’ateneo con le più importanti istituzioni museali del territorio nell’ambito di quella che oggi si chiama “terza missione” dell’università.”
Il professor Bernard Aikema ha, infine, tenuto la laudatio alla Marini, elogiandola a livello professionale, personale e tracciandone un breve profilo biografico: “È con particolare orgoglio e altrettanto affetto – ha detto – che mi trovo qui oggi a pronunciare la mia laudatio a Paola Marini. Quello che contraddistingue Paola Marini è una rara combinazione di intelligenza analitica, capacità organizzativa, limpidezza e onestà intellettuale e un’eccezionale carica umana. Oltre a queste doti Paola possiede un’energia a quanto pare inesauribile e un’assoluta dedizione al lavoro che le fa onore.”
A chiudere la cerimonia l'intervento della Marini che, prima della lectio magistralis, ha ringraziato l'ateneo. “Sono molto contenta di questo riconoscimento, che arriva dopo una tempesta grandissima che ha attraversato tutti noi e che ha lasciato un segno profondo. – ha commentato ricordando il furto dei quadri dal museo di Castelvecchio – Il nostro patrimonio artistico e museale ha bisogno di una cooperazione sempre maggiore tra coloro che ancora lavorano in questo ambito.”
L’evento, realizzato in collaborazione con la Fondazione Masi, si è chiuso con un momento musicale proposto dal Concorso internazionale di musica da camera Salieri-Zinetti – Un premio all’eccellenza.
Paola Marini si è laureata in Lettere moderne e specializzata in Storia dell’arte medievale e moderna. Nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi importanti incarichi in ambito artistico. In particolare, è stata per anni direttrice dei Musei Civici del Comune di Verona, ed è anche grazie al suo prezioso contributo che questi hanno raggiunto fama e prestigio a livello nazionale. Oltre ad essere una figura esemplare di dirigente di istituzioni museali, con un curriculum di notevole rilievo nazionale e internazionale, Paola Marini è considerata una della maggiori studiose italiane di storia dell’arte veneta in età moderna, i cui contributi di ricerca, sempre originali e rigorosi, rimangono come pietre miliari nel panorama degli studi storico-artistici. Nel novembre 2015 è stata nominata dal ministro per i beni culturali direttrice delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
13.01.2017