Di fronte alle molteplici e continue forme di soprusi ai danni delle donne, quasi vent’anni fa, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha avvertito l’esigenza di istituire la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Dal 1999 ogni 25 novembre si celebra questa ricorrenza. L’ateneo partecipa alle iniziative organizzate in tutta la città con due eventi, uno spettacolo teatrale e una conferenza, coordinati dal Comitato unico di garanzia (Cug), in programma il 27 e il 29 novembre.
“Purtroppo, come confermano gli episodi di cronaca e le statistiche, i femminicidi e gli atti di violenza verbale, economica, psicologica e fisica contro le donne dimostrano che il cammino per rimuovere tali reati è ancora lungo”, spiega Marina Garbellotti, presidente del Cug dell’ateneo scaligero. “È quindi fondamentale continuare a tenere viva l’attenzione su questo fenomeno, proponendo iniziative che inducano alla riflessione e a promuovere la cultura del rispetto di genere”.
In occasione di questa ricorrenza il Comitato unico di ateneo ha organizzato due eventi. Lunedì 27 novembre, alle 21, nell’aula T.2 del Polo Zanotto, andrà in scena la rappresentazione teatrale Malanova, spettacolo denuncia di e con Ture Magro, per la produzione Sciara Progetti e Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda. Lo spettacolo, che narra un’agghiacciante vicenda di cronaca, è tratto dall’omonimo romanzo di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò. Una storia di indicibile violenza, ma anche, e soprattutto, una storia di coraggio, il coraggio di giovane donna che trova la forza di opporsi. La serata è a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Mercoledì 29 novembre, alle 17.30, nell’aula 2.2 del Palazzo di Lettere (via S. Francesco, 22), si terrà la conferenza “Cronaca della violenza sulle donne: narrazioni e stereotipi dei media” tenuta da Cristina Martini, media educator e ricercatrice di ProsMedia, centro studi interculturali dell’ateneo. . “L’incontro vuole analizzare come i media narrano i casi di femminicidio”, prosegue Garbellotti, “spesso, infatti, utilizzano immagini e parole che tendono a colpevolizzare la vittima e a rafforzare la discriminazione di genere. Prendere coscienza di questi atteggiamenti discriminatori è il primo passo per poterli rimuoverli”.
Sempre nell’ambito delle iniziative in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, il Cug ha promosso un incontro, che si svolto il 20 novembre, sul tema dello sfruttamento della prostituzione, partendo dal libro inchiesta “Non siamo in vendita” della giornalista Irene Ciambezi.
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