Il clima tra le due guerre mondiali viene raccontato attraverso settanta opere di artisti italiani. Disillusione, precisione realistica e atmosfere sospese sono gli elementi della pittura di quel periodo. Con la collaborazione del dipartimento di Culture e civiltà dell’università, Valerio Terraroli, docente di Museologia e critica artistica del restauro, e Alessandra Tiddia, del Mart, presenteranno la mostra “Realismo magico. L’incanto nella pittura italiana degli anni Venti e Trenta” il 27 febbraio alle 15 alla Biblioteca Civica di Verona. La prima tappa del tour è il Mart di Rovereto, dove l’esposizione rimarrà fino al 2 aprile, poi il viaggio delle opere proseguirà in Europa in altre sedi museali fino al 2019.
Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi, Felice Casorati, Ubaldo Oppi, Achille Funi e Carlo Levi sono alcuni degli artisti che hanno dipinto il volto dell’Italia, lacerata dal conflitto, tra tradizione e innovazione. La mostra, curata da Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei civici di Venezia, e Valerio Terraroli, è un progetto di ampio respiro, che prevede due tappe internazionali: all’Ateneum Art Museum di Helsinki e al Folkwang Museum ad Essen. Un’occasione di confronto per promuovere i capolavori italiani.