In Sala Barbieri a Palazzo Giuliari si è tenuta mercoledì 2 maggio la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione di Run4Science: l’evento di ricerca applicata alla corsa in programma domenica 6 maggio, dalle 7 alle 19, a Verona.
A presentare l’iniziativa, che quest’anno ha come tema “Corriamo contro il diabete”, Nicola Sartor, rettore dell’università, Federico Schena, presidente del collegio didattico di Scienze motorie, Claudio Maffeis, docente di Pediatria del dipartimento di Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantile e Paolo Moghetti, docente di Endocrinologia del dipartimento di Medicina.
Il progetto, nato nel 2014, è diretto scientificamente da Federico Schena e coordinato dal punto di vista organizzativo da Cantor Tarperi del Centro per la preparazione alla maratona. Run4Science è promosso dal dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, attraverso l’area Scienze motorie e il Centro per la preparazione alla maratona, con i dipartimenti di Medicina e Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili dell’ateneo scaligero. Coinvolge un partenariato scientifico composto da università italiane e straniere: Brescia, Milano, Roma Foro Italico, Torino, l’università di Kent, nel Regno Unito, con il gruppo di ricerca sull’endurance e la fatica, e l’università di Besançon in Francia.
Il format consolidato dell’evento sono le due prove di maratona e mezza maratona, rispettivamente 42 e 21 km, su un circuito che va dalla sede di Scienze motorie, in via Casorati, alla frazione di Montorio. Quest’anno, oltre ai podisti amatoriali, che si mettono in gioco per la scienza, parteciperanno anche una decina di atleti della Nazionale italiana di ultra-maratona che correranno 50 km.
“Ogni anno Run4Science si ispira a un tema diverso – ha dichiarato Sartor – e lo affronta articolandolo in specifici protocolli scientifici. L’argomento nodale della quinta edizione è “Corriamo contro il diabete”. Sarà interessante vedere quali sono gli effetti dell’attività fisica e motoria su questa patologia al fine di accrescere la ricerca e gli studi a riguardo e sensibilizzare su questo tema”. “La forza del progetto – ha affermato Schena – sta nel mettere insieme, ad ogni edizione, gruppi molto qualificati di studio e disponibili a lavorare assieme. Quest’anno si è aggiunta anche la collaborazione con il collega ricercatore Laurent Mourot dell’università di Besançon. Tra le novità la partecipazione degli ultra-maratoneti della Nazionale italiana e, per la prima volta, l’apertura dell’evento al mondo giovanile. Non correranno infatti solo adulti, ma anche un’ottantina di bambini e ragazzi, dagli 8 ai 18 anni, affetti da diabete mellito di tipo 1 che, nello specifico, si sottoporranno ad attività intervallate ad alta intensità HIIT (High intensity interval training) della durata di un quarto d’ora, e a test di corsa su brevi distanze, alternati a prove di forza”. “Il diabete di tipo 1 – ha spiegato Maffeis – definito anche diabete insulino-dipendente o diabete giovanile è una malattia subdola, caratterizzato dalla carenza endogena di insulina, che quindi deve essere apportata in modo esogeno. Si analizzerà l’aggiustamento della terapia insulinica durante la corsa. L’attività motoria è importante sia per gli aspetti di carattere fisico, in quanto garantisce un benessere a lungo termine con una riduzione significativa dei fattori di rischio cardiovascolari, sia per l’aspetto psicologico in quanto accresce l’autostima dei bambini, la sicurezza in se stessi, il piacere di divertirsi”. “Run4Science si presenta quest’anno – ha esposto Moghetti – come un contesto privilegiato per vedere l’interazione tra attività fisica e diabete. Le ricerche si concentreranno sul monitoraggio della glicemia che è fondamentale tenere sotto controllo sia in termini di performance che di durata”.