Paul A. Kottman, filosofo e già visiting professor in ateneo, ha tenuto mercoledì 16 maggio una open lecture organizzata dalla Scuola di dottorato in Scienze umanistiche. Dopo l’introduzione di Tommaso Tuppini, docente di Ermeneutica filosofica nell’università scaligera, il professor Kottman ha spiegato il perché del titolo scelto per la lezione “Per una critica della regione fallita”.“È chiaro il riferimento a Kant e alle sue due Critiche. Partendo da ciò ho voluto indagare sulla comprensione di come la ragione pratica umana può fallire, ma anche di come invece la vita umana, libera e razionale, potrebbe avere successo”.
Paul Kottman è professore associato di Letteratura comparata alla New School for Social Research di New York, dove presiede il corso di Liberal Studies. Le sue pubblicazioni più recenti sono: “Love as Human Freedom” (Stanford UP, 2017), le curatele dei volumi “The Art of Hegel’s Aesthetics: Hegelian Philosophy e The Perspectives of Art History” (insieme a Michael Squire, Fink, 2018) e “The Insistence of Art” (Fordham UP 2017). È stato visiting professor all’Università di Tokyo, all’Istituto per gli studi filosofici di Napoli, al dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive (POLIS) dell’università del Piemonte Orientale e all’università di Verona. È stato resident fellow dell’università del Wisconsin, Madison (Institute for Research in the Humanities) e dell’Internationales Kolleg Morphomata, Universität zu Köln. Fa parte del comitato di redazione di varie riviste e collane di libri ed è editor della collana Square One: First Order Questions in the Humanities (Stanford UP).