Una tavola rotonda per fare il punto sulle misure di accoglienza dei minori migranti e favorire la riflessione in materia di inclusione sociale nel settore educativo. Questi gli obiettivi dell’appuntamento “Minori migranti: l’istruzione come ponte di accoglienza” che, in occasione della quindicesima settimana dell’antirazzismo, ha riunito il 22 marzo, nell’aula magna del dipartimento di Scienze giuridiche, docenti, esperti e studenti per discutere di un tema di grande attualità.
Al centro degli interventi, che si sono susseguiti nella mattinata, il progetto europeo “Transnational Youth Forum”, che coinvolge non solo studenti e studentesse con esperienze di migrazione ma anche educatori e mediatori linguistici che vogliono approfondire l’argomento. “Scopo del progetto – ha spiegato Alessandra Cordiano, docente di Diritto privato di ateneo – è individuare prassi virtuose e criticità dello strumento dell’istruzione, che rappresenta una delle modalità di fare integrazione”. Il programma prevede l’elaborazione da parte dei giovani di un documento di legge con proposte di riforma delle politiche relative all’integrazione sociale di bambini e di ragazzi migranti. A Cipro, nella sede di Hope for children, sarà presentata la relazione finale con il coinvolgimento di università e organizzazioni italiane, portoghesi, francesi e cipriote. A finanziare il progetto la Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ Key Action 3.
Khadija Karim, studentessa di Psicologia dell’ateneo veronese che prende parte al progetto, ha raccontato la sua storia di ragazza nata e cresciuta in Italia da genitori emigrati dal Marocco: “Mi sono sentita da subito coinvolta nell’iniziativa perché ho avuto l’opportunità di entrare a contatto con bambini stranieri grazie a uno stage. Ciò a cui punta Transnational Youth Forum è proprio migliorare l’inclusione dei minori nelle scuole”.
Giorgio Gosetti, delegato al Diritto allo studio e alle politiche per gli studenti, ha messo in evidenza l’impegno dell’università scaligera nelle politiche inclusive: