“Zero” è stato il filo conduttore del TedxVerona 2019. In una realtà sempre più veloce, compare la necessità di fermare le cose, concentrarsi sull’essenziale e tornare allo zero, l’unico numero reale, né positivo né negativo. Rappresenta il momento in cui si compie l’eclissi e in cui le persone sono sospese tra buio e luce. Per ognuno di noi è il tempo di dare spazio alla propria libertà di essere per diventare il punto di inizio, lo Zero.
TED sta per Tecnologia, Intrattenimento e Design. Tre aree che continuano a generare idee che meritano di essere diffuse. Ingredienti che non sono mancati nella sesta edizione di Verona, iniziata il 4 maggio e che si è protratta per due giorni nel palazzo della Gran Guardia. Francesco Magnanino, presidente TedxVerona, ha sottolineato come “sia stato fondamentale il contributo della comunità. Per organizzare le due giornate, hanno lavorato costantemente per sei mesi ventidue persone del team organizzativo, volontari e partner. Quest’anno hanno partecipato, inoltre, più di 1500 persone”.
I 17 laboratori che si sono tenuti il 4 maggio, sui temi Human & citizen, Personal growth, Creating the future, Express yourself! e Co-creatioin methodology, hanno consentito ai partecipanti di interagire con imprenditori, relatori selezionati ed ex-speaker di Tedx italiani. Massimo Delledonne, docente di Genetica dell’ateneo scaligero, ha partecipato al TedxLab “Longevity, scienza e innovazione per il benessere sociale” e ha sottolineato come “la longevità sia legata alla non predisposizione genetica ad alcune malattie”.
Domenica 5 maggio largo ai 12 relatori: Evelina Tacconelli, docente di Malattie infettive dell’ateneo e direttrice della Clinica delle malattie infettive, Alberto Mattiello, fondatore di Future Thinking, Asmund Asdal, biologo e agronomo, Bruno Bertelli, CEO di Publicis Italia, Giuseppe Bungaro, giovane scienziato e futuro cardiologo, Silvia Ferrari, scienziata di intelligenza artificiale, Zeno Pisani, manager di Hollywood, Federica Fragapane, information designer, Nicola Rizzoli, ex arbitro di calcio e dirigente arbitrale italiano, Settimio Benedusi, fotografo, Francesca Rossi, direttrice dei Musei civici di Verona, ed Elianto, artista di strada e improvvisatore.
Discorso necessario, ma ostico. Tacconelli ha sottolineato come il suo speech non sarebbe stato facile da ascoltare: “La resistenza agli antibiotici diventera la prima causa di morte dopo i tumori. È necessario avere politiche preventive. Tutti possono contribuire non assumendo antibiotici senza prescrizione medica e lavandoci accuratamente le mani”.
La gestione del cerchio rosso. Salire e parlare davanti ad un pubblico e sul palcoscenico del Tedx non è stato facile nemmeno per i più esperti. Rizzoli ha raccontato come “la difficoltà più grande sia stata quella di condensare un discorso di un’ora in soli quindici minuti. Snellire un concetto così tanto articolato e renderlo comprensibile ad una platea così vasta è stata una grande sfida. Per far questo, sono partito da un concetto romanzato che ho snellito sempre di più”. Bungaro, il più giovane speaker di TedxVerona, ha dovuto, invece, imparare a gestire lo stress: “Ieri mentre facevo le prove tremavo, non riuscivo a stare fermo. Oggi è stato diverso. Paradossalmente, vedere così tante persone mi ha aiutato. Volevo a tutti i costi trasportare loro nel mio mondo, condividere la mia strada e stimolare gli altri”. Del resto, Elianto ha sottolineato come occorra “un guizzo creativo costante di capacità di adattamento dinanzi alle difficoltà”.