Con piacere informo tutta la comunità dell’Università di Verona che il percorso di accreditamento periodico si è appena concluso con un risultato molto positivo per il nostro Ateneo. Solo qualche giorno fa, infatti, abbiamo ricevuto l’esito ufficiale dell’esame a distanza, nonché della visita in loco condotta dal 3 al 6 dicembre 2018 dalla Commissione di Esperti per la Valutazione (CEV) dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR).
Si è trattato, lo ricordiamo, di una valutazione esterna di esperti volta ad accertare il possesso di requisiti di qualità che rendono l’Ateneo in grado di assolvere la propria funzione istituzionale verso i propri utenti e verso la società. Nella visita a dicembre erano state coinvolte circa 300 persone, tra personale docente e tecnico amministrativo e rappresentanti degli studenti, senza contare la quantità di studenti nelle aule dei vari corsi di studio oggetto di visita.
La Relazione finale inviata da ANVUR pochi giorni fa attribuisce al nostro Ateneo un giudizio di livello B corrispondente a “pienamente soddisfacente”, con un punteggio finale pari a 7,05.
Il nostro Ateneo raggiunge così un risultato tra i migliori 10 conseguiti finora dagli Atenei oggetto di accreditamento in Italia (fino a questo momento circa una cinquantina).
Le valutazioni espresse dalla CEV tengono conto degli obiettivi autonomamente prefissati dall’Ateneo, della loro coerenza con le potenzialità iniziali, degli strumenti adottati e dei risultati conseguiti. Numerosi sono i punti di forza che la CEV ha potuto apprezzare a seguito dell’esame a distanza compiuto nei mesi prima della visita e durante la visita stessa, che cito testualmente:
- l’ottima architettura del sistema AQ di Ateneo, con la revisione critica del suo funzionamento;
- il sistema efficace per l’ammissione e il monitoraggio della carriera degli studenti e una coerente programmazione dell’offerta formativa;
- la chiara definizione e pubblicizzazione dei criteri del sistema di distribuzione delle risorse;
- l’ottima gestione dell’AQ con il monitoraggio dei flussi informativi tra le strutture responsabili e le strutture e servizi di supporto alla didattica e alla ricerca e del personale tecnico amministrativo a esso afferente;
- un’attenzione particolare alla sostenibilità didattica;
- l’efficace autovalutazione dei CdS e dei Dipartimenti e la loro conseguente verifica da parte del Nucleo di Valutazione;
- buono il monitoraggio della ricerca scientifica e interventi migliorativi effettuato nei Dipartimenti in visita.
L’Università di Verona si è dimostrata insomma perfettamente adeguata al cambio di prospettiva portato dall’accreditamento periodico della qualità, pronta ad essere riconosciuta nell’alta formazione europea. È evidente che l’importante risultato raggiunto si deve all’impegno profuso da tutte le persone direttamente coinvolte nella visita e nella preparazione documentale – docenti, personale TA, studenti – e a tutti i livelli, sia di Ateneo, che dei Dipartimenti e dei corsi di studio scelti per un esame ravvicinato.
Un ringraziamento particolare va dunque ai Dipartimenti di Scienze Umane e Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, ai Corsi di studio di Biotecnologie, Linguistics, Scienze delle attività motorie e sportive, Ingegneria e Scienze informatiche, Scienze del servizio sociale e Giurisprudenza.
Mi sia consentito di esprimere poi una riconoscenza speciale per la Delegata all’Assicurazione della Qualità, Prof.ssa Laura Calafà, per la Direttrice Generale, per il Presidente e per tutto il Presidio di qualità e per lo staff dell’unità operativa Valutazione e Qualità che hanno curato con dedizione le varie tappe del percorso iniziato nel 2014 che ci ha condotto fino al giudizio “pienamente soddisfacente”.
Rinnovo quindi i miei ringraziamenti e i complimenti per il risultato raggiunto. Per noi tutti è stata una vera sfida anche perché il punto di partenza, il nostro sistema interno di gestione di qualità, era davvero arretrato, tutto da ricomporre e, in alcune parti, anche da costruire.
Oggi sappiamo chiaramente cosa deve essere migliorato e, con la conclusione del mio mandato, auspico che il nuovo Rettore possa cogliere le ulteriori opportunità di miglioramento che il percorso della qualità incessantemente dischiude, perfezionando il lavoro faticosamente avviato in vista del prossimo accreditamento dell’Ateneo nel 2024.
Il Rettore, Nicola Sartor
Per una visione complessiva a livello nazionale delle procedure di accreditamento nei diversi atenei si rimanda a questo link