Il dolore neuropatico è una situazione clinica difficile da diagnosticare e affrontare, ma ha un impatto rilevante sulla qualità della vita, del sonno e dell’umore oltre a essere causa di disabilità. Questi aspetti, solitamente poco indagati negli studi clinici terapeutici, sono stati affrontati all’interno del congresso “Il dolore neuropatico: dalla fisiopatologia al trattamento”, ospitato il 19 e 20 settembre al polo Zanotto.
Coordinatore scientifico del convegno Stefano Tamburin, docente di Neurologia al dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, che ha spiegato in sintesi i temi affrontati.
“Il dolore neuropatico è una condizione clinica che affligge circa il 7% della popolazione. Il congresso ha voluto fare il punto sulla fisiopatologia, sulla diagnostica, sulla clinica del dolore neuropatico, sulla terapia e sulla complessità del paziente affetto da dolore neuropatico, nell’ottica di discutere le caratteristiche e il trattamento di tutte le comorbilità”.
Grazie alla presenza di esperti in neurologia, terapia del dolore, psichiatria, psicologia clinica e medicina delle dipendenze, durante il convegno è stato dato spazio anche al rischio di dipendenza presente con alcuni dei farmaci utilizzati per il dolore neuropatico, con particolare riferimento agli oppioidi.
A introdurre i lavori sono stati Domenico De Leo, presidente della Scuola di Medicina e chirugia, e Andrea Sbarbati, direttore del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento dell’ateneo.