Si è tenuta giovedì 3 ottobre la cerimonia di accoglienza dei nuovi dottorandi in Scienze umanistiche, un’occasione per gli studenti nazionali e internazionali di incontrare i colleghi del secondo e del terzo anno di dottorato e conoscere le loro attività di ricerca, i metodi di lavoro e di collaborazione con compagni e docenti. Sono stati presentati i quattro corsi di studio attivi in Filologia, Letteratura e Scienze dello spettacolo, in Scienze umane, in Letterature straniere, Lingue e Linguistica e infine il nuovo percorso in Arti e Archeologia.
“Questa giornata – ha ricordato Andrea Rodighiero, direttore della Scuola di dottorato in Scienze umanistiche – mette alla prova i dottorandi di anni successivi al primo in quanto costretti a comprimere in pochi minuti un percorso di studio molto più complesso. Dall’altro, permette ai nuovi di rendersi conto della varietà di temi, prospettive e discipline di ricerca che vengono affrontate a Verona.”.
“Nel mio progetto – ha raccontato Marta Tagliani, linguista al terzo anno di dottorato – mi occupo di analizzare come il processing di frasi negative interagisce con stimoli di tipo visivo”.
Il dottorando Fabio Ramasso, del corso di Letterature straniere, Lingue e Linguistica, ha studiato le mutazioni nella modernità del mito di Ulisse, investigando autori come Bertolt Brecht e Franz Kafka.