Dodici squadre di studenti provenienti dalle università di tutta Italia si sono sfidati su casi legali simulati, interpretando il ruolo di avvocati e parti a confronto su quattro diversi casi legali. A valutarli una giuria composta da docenti e mediatori professionali. Si è svolta venerdì 4 e sabato 5 ottobre la seconda edizione di “Mediazioni a Verona”, la sfida per preparare i mediatori di domani.
“Per l’ateneo è un’iniziativa molto importante, che coinvolge gli studenti nell’applicazione diretta delle conoscenze apprese durante il corso di laurea attraverso la verifica in concreto delle loro competenze in una potenziale mediazione, con la guida di docenti e professionisti” ha evidenziato Stefano Troiano, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche.
Alberto Tedoldi, docente di Diritto processuale civile in ateneo, ha spiegato lo svolgimento della gara, dalle sedute di mediazione fino alla premiazione della giuria alla squadra ritenuta migliore nel mediare per trovare una soluzione concordata in grado di evitare la lite davanti al giudice.
Gli studenti si sono cimentati nelle insidie che può presentare una controversia legale, dalle fasi di preparazione fino al confronto finale, come ci ha raccontato Michela Sartori, studentessa di Scienze giuridiche in ateneo.
Ad aggiudicarsi la seconda edizione di “Mediazioni a Verona” due studentesse dell’università di Bergamo. L’evento è stato organizzato dalla Camera arbitrale di Milano in collaborazione con l’università di Verona sulla falsa riga della Competizione italiana di mediazione (CIM) che si tiene ogni anno a Milano.