La didattica non si ferma all’ateneo scaligero e non si fermano neanche le lezioni tenute da grandi ospiti internazionali, grazie agli strumenti informatici messi a disposizione di docenti e studenti Univr.
Vittorio Giardino e gli spagnoli Paco Roca, Antonio Altarriba e Alfonso Zapico sono fra i disegnatori più apprezzati al mondo. Già ospiti dell’ateneo veronese nel 2018 in occasione del convegno “Segni della memoria. Disegnare la guerra civile spagnola”, tutti loro hanno raccolto la sfida di Felice Gambin, docente di Letteratura e cultura spagnola e delegato del rettore all’Internazionalizzazione, di raccontare le loro rispettive opere agli studenti, sfruttando la didattica online.
Le lezioni sono state organizzate e coordinate da FeliceGambin, nell’ambito del suo corso dedicato ai romanzi per immagini o grafic novel ambientati negli anni della Guerra civile spagnola (1936-39) e alla transizione dalla dittatura franchista alla democrazia.
“La sfida è stata quella di creare occasioni di internazionalizzazione della didattica anche in tempi di quarantena. La consolidata rete di collaborazioni con autori e studiosi stranieri testimonia che la cultura è uno strumento di grande solidarietà e di condivisione capace di abbattere i muri costruiti dal Covid-19”, spiega Gambin. “E poi la consapevolezza che esiste una comunità europea e mondiale della conoscenza che continua a dialogare e a costruire insieme il futuro è un messaggio che volevo trasmettere ai miei studenti”.
I celebri maestri italiani e spagnoli del fumetto Vittorio Giardino, Paco Roca, Antonio Altarriba e Alfonso Zapico hanno raccontato agli studenti la Guerra civile spagnola attraverso i complessi e sorprendenti meccanismi narrativi del romanzo grafico o romanzo a fumetti. Ognuno di loro ha ricostruito con coraggio e rielaborato in modo nuovo la memoria di una delle pagine più oscure dell’Europa del Novecento, che in Spagna rappresenta tuttora una sorta di tabù.
Tra gli ospiti stranieri che hanno voluto testimoniare la loro solidarietà anche Pepe Gálvez, sceneggiatore e disegnatore spagnolo, tra i maggiori studiosi del racconto grafico.
Un’opportunità unica per gli studenti veronesi per ascoltare direttamente dagli autori le opere in programma di esame, di entrare nel loro laboratorio, nelle loro case. E ha voluto fare sentire la propria solidale partecipazione anche un’agenzia (Ladoc) che ha messo a disposizione un documentario su Vittorio Giardino che verrà trasmesso per prima volta dalla Rai soltanto nei prossimi mesi.
Ma non sono mancate altre disponibilità, tutte gratuite, di studiosi spagnoli, tra i quali José Ignacio Díez Fernández e Emilio Blanco, rispettivamente dell’Universidad Complutense e dell’Universidad Rey Juan Carlos di Madrid, che hanno analizzato alcune opere di Francisco Umbral e di Camilo José Cela. Alcuni materiali delle lezioni verranno prossimamente messi a disposizione di tutti nelle pagine dell’Università di Verona.
Vittorio Giardino (1946), già ospite dell’università di Verona nel 2018, dopo essersi laureato in ingegneria elettronica, giovanissimo abbandona il settore e si dedica ai fumetti. Nel 1979 crea uno dei suoi personaggi più conosciuti ed amati dal pubblico: il detective privato Sam Pezzo, a cui fanno seguito l’ex agente dei servizi segreti francesi Max Fridman, Little Ego e il praghese di origini ebree Jonas Fink. Maestro della “linea chiara”, sulla guerra civile spagnola ha pubblicato, tra il 2000 e il 2008, i tre volumi di No Pasarán, il più straordinario romanzo grafico mai prodotto in Italia e tradotto con grande successo di pubblico in decine e decine di lingue.
Paco Roca (1969), ospite dell’università di Verona anche nel 2014 in occasione di un convegno organizzato in collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona e di nuovo nel 2018, ha ottenuto con Rughe successi internazionali di critica e pubblico e numerosi premi tra cui Miglior opera e Miglior sceneggiatura al Salone internazionale del fumetto di Barcellona, Miglior opera lunga al Lucca Comics and Games 2008, il Premio nazionale di Spagna al Miglior fumetto 2008. Dal volume è poi stato tratto l’omonimo film di animazione del 2011 che ha concorso agli Oscar. Collabora da anni, tra l’altro, anche con El País, tra i più importanti quotidiani spagnoli.
Antonio Altarriba (1952) insegna letteratura francese all’Università dei Paesi Baschi. Ospite dell’università di Verona anche nel 2018 ha sceneggiato numerose graphic novel fra cui L’arte di volare, con disegni di Kim, uno dei capolavori spagnoli più premiati di sempre, vincitore nel 2010 dei premi Miglior opera, Miglior disegno, Miglior sceneggiatura al Salone internazionale del fumetto di Barcellona e del Premio Nazionale del Comic assegnato dal Ministero della Cultura spagnolo.
Alfonso Zapico (1981) è fumettista e illustratore. Ha debuttato nel 2008 con il romanzo grafico Café Budapest in cui si immerge nelle origini dell’ancora irrisolto conflitto israelo-palestinese. Con Dublinés, storia a fumetti della vita di James Joyce, ha vinto il premio nazionale Comic Award 2012. Alla Guerra civile spagnola ha dedicato l’ambiziosa saga La ballata del nord di cui la quarta e ultima parte è fase di sviluppo. Collabora anche con El País. È stato ospite dell’università di Verona nel 2018.
Pepe Gálvez (1950), economista di professione, studioso, disegnatore e sceneggiatore di comic, militante e dirigente da sempre di un importante sindacato spagnolo, il CC.OO (Confederación Sindical de Comisiones Obreras), ha subito personalmente le violenze del regime franchista all’inizio del 1971 quando venne incarcerato a Valenza. È autore di numerose pubblicazioni sul genere letterario del comic, tra le quali va segnalato il recente libro Vittorio Giardino. Variaciones sobre la línea clara (2019).