IdentiFica, trAccia e proTEggi contro il COVID-19. Tre parole che racchiudono il valore scientifico-sociale dell’innovativo progetto di ricerca FATE. Un allargato percorso di analisi che punta a prevedere, sulla base del monitoraggio della popolazione, l’evolversi del virus e, in caso di ritorno, la più efficace azione di contrasto.
Tramite campionamento statistico verranno identificate un numero rappresentativo di persone che appartengano a popolazioni cosiddette “sentinella”, in grado di presentare precocemente i segni di diffusione del virus. Dai dati raccolti sarà così possibile mettere in atto tutti gli interventi di prevenzione necessari per evitare la diffusione massiva del virus nella popolazione. Nella sostanza, l’obiettivo è non farsi trovare più impreparati, per offrire alla cittadinanza, nel minor tempo possibile, la più efficace e coordinata opera di limitazione del contagio. Coinvolti nel progetto università di Verona, Comune e Azienda ospedaliera.
A illustrare l’idea in diretta streaming da palazzo Barbieri, il Sindaco Federico Sboarina. Sono intervenuti anche il Magnifico Rettore dell’ateneo Pier Francesco Nocini, Evelina Tacconelli, direttrice della sezione di Malattie infettive, Fabio Dal Seno presidente della Fondazione della Comunità veronese e il direttore del quotidiano L’Arena Maurizio Cattaneo, il cui gruppo editoriale Athesis, affiancato dal Comune e dalla Fondazione, ha lanciato, durante l’emergenza sanitaria, la raccolta fondi ‘AiutiAmo Verona’, il cui frutto ha consentito di supportare il lavoro negli ospedali e di finanziare la realizzazione del progetto FATE. Presenti anche Davide Ghibellini, Domenico Girelli, Roberto Giacobazzi, Giuseppe Verlato e Albino Poli docenti di ateneo i primi quattro e membro del comitato scientifico l’ultimo.
“Si tratta di un progetto frutto di un’idea del Sindaco e dalla profesoressa Tacconelli – ha ricordato il Magnifico Rettore Nocini – nato quando il primo cittadino è stato in visita all’ospedale di Borgo Roma durante la pandemia. Una fase difficile, in cui non avevamo molte risposte certe, che ci ha stimolato ad accrescere le nostre conoscenze sul virus. Da qui l’idea di controllare le ‘sentinelle’, per mettere in piedi un’azione preventiva. Se ad ottobre ci sarà una minima ricomparsa del virus, potremo fare un piano serio ed efficace, fondamentale per far fronte immediatamente all’eventuale ritorno del contagio”.
“Non si può sapere da un punto di vista scientifico se ci sarà o meno una seconda ondata autunnale – ha spiegato Tacconelli. – Per questo è fondamentale che istituzioni e strutture sanitarie si facciano trovare pronte. A questo scopo saranno creati alcuni ‘gruppi sentinella’, in grado di presentare precocemente i segni di diffusione del virus e di dare un l’avvio, in tempi rapidi, all’azione di contenimento della sua diffusione”.
Il Sindaco Sboarina, insieme al Rettore Nocini e al Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, ha inoltre presentato l’avvio di un progetto di promozione in favore dell’ateneo veronese, che porterà alla creazione, sui siti di Comune e Provincia, di banner dedicati all’università e alle modalità di iscrizione.
“Da quando sono stato nominato Rettore – ha ricordato Nocini – il mio impegno è stato da subito rivolto ad una maggiore partecipazione dell’università nella vita della comunità veronese. In questo difficile contesto, ritengo ancora più importante la collaborazione con il territorio veronese, a partire dei suoi principali protagonisti che segnano la vita amministrativa, economica, imprenditoriale e sociale della città. L’obiettivo è fare rete nel rilanciare il desiderio comune di ripresa, a partire da un’offerta formativa dinamica diversificata e di eccellenza, i cui frutti potranno essere raccolti sul territorio, nella crescita e nell’arricchimento delle competenze culturali e professionali dei vari settori del sapere”.