Verona in prima linea, ancora una volta, nella battaglia contro il Covid-19. Oltre alle numerose ricerche già in atto, a guida scaligera, si avvierà ora la «fase 1» della sperimentazione del vaccino italiano, approvata dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che sarà portata avanti in collaborazione tra il Centro ricerche cliniche, gestito dall’Ateneo di verona e dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona, e l’istituto Spallanzani di Roma. Questa prima fase prenderà il via ad agosto e si concluderà entro il marzo prossimo.
Il vaccino potrebbe essere pronto entro la fine del 2021, “un regalo di Natale”, come lo ha definito il Magnifico Rettore dell’ateneo di Verona, Pier Francesco Nocini, presentando l’avvio della sperimentazione, intervenendo lunedì 3 agosto, a Marghera, nella sede della Protezione civile, alla conferenza stampa del governatore Luca Zaia, insieme a Stefano Milleri, direttore scientifico del Centro ricerche cliniche veronese, e a Oliviero Olivieri, delegato del rettore all’interno del Centro ricerche.
Il Magnifico Rettore, il professor Olivieri e il dottor Milleri hanno poi tenuto una conferenza stampa nel pomeriggio del giorno stesso, in Sala Barbieri di Palazzo Giuliari, a Verona.