L’esclusione di Verona dalla lista delle 10 città finaliste a “Capitale italiana della cultura 2022” sarà il case study di apertura della videoconferenza “La grande malata della spesa pubblica. Le istituzioni e la crisi degli investimenti” in programma giovedì 26 novembre, delle 17.30 nell’ambito del ciclo “L’economia veneta nell’epoca del Coronavirus. Una crisi che viene da lontano?”.
Tra i relatori presenti Stefano Baia Curioni, docente al dipartimento di Scienze sociali e politiche all’università Bocconi di Milano e presidente della Commissione del vaglio delle candidature del progetto Capitale italiana della cultura. Interverranno all’incontro Riccardo Nencini, presidente della Commissione Cultura del Senato, Cesare Galla, critico musicale, e Francesca Rossi, dirigente della Direzione Musei di Verona. L’appuntamento sarà coordinato da Sergio Noto, docente di Storia economica di ateneo.
“L’Università – anticipa Noto – era tra gli enti partner che avevano appoggiato il progetto della città, presentato il 28 luglio scorso, che rispondeva alle linee guida del bando per la candidatura al premio. L’incontro offrirà la possibilità di comprendere i criteri che hanno decretato l’esclusione di Verona dalla lista delle città finaliste”. Il dibattito sarà un confronto di ampio respiro durante il quale i relatori, a partire dal caso di attualità, spiegheranno quali siano le dinamiche che regolano il rapporto tra istituzioni culturali cittadine e territoriali e gestione della spesa pubblica.
La partecipazione è libera previa registrazione sulla pagina dedicata e sarà visibile via Zoom o in diretta sulla pagina Facebook di Ateneo, dove sono disponibili anche le registrazioni degli incontri precedenti.