Insegnare ai medici del futuro ricordando però i propri maestri. È quanto fa, ogni giorno, Cristiano Fava, professore associato tra i premiati “Docente dell’anno” di medicina del 2020.
Fava si è laureato in Medicina e chirurgia e specializzato in Medicina interna all’università di Verona. Ha iniziato la sua attività di ricercatore all’università di Lund In Svezia dove ha conseguito il titolo di PhD. Dal 2007 svolge la sua attività di medico e ricercatore e dal 2014 di professore associato del reparto di Medicina generale C. È docente dei corsi di fisiopatologia clinica e clinica medica della Scuola di Medicina di Verona.
“Professore, ci può raccontare la sua attività di didattica e il rapporto che hai avuto con le sue studentesse e studenti durante la sua carriera?”
In generale trovo più semplice e proficua la didattica tutoriale e credo di riuscire quasi sempre ad instaurare un buon rapporto con studenti e giovani medici specializzandi che mi sono affidati per le esercitazioni sul campo. Al contrario la docenza di tipo frontale, dove é più difficile instaurare un rapporto personale, mi ha sempre messo maggiormente in difficoltà. Nel corso di clinica medica, al sesto anno di medicina, essendo gli studenti già in fase avanzata di conoscenze mediche, è possibile fare una lezione più colloquiale, discutendo dei casi clinici reali e quindi proponendo un tipo di docenza maggiormente interattiva. Credo che gli studenti abbiano apprezzato lo sforzo di condividere quanto appreso in questi anni di pratica clinica, ed il tentativo di trasmettere loro il ragionamento critico di fronte a casi reali.
“Cosa significa per lei questo riconoscimento?”
Purtroppo, come medico clinico, il tempo che posso dedicare alla preparazione delle lezioni è sempre minore di quello che vorrei. Questo riconoscimento mi coglie abbastanza di sorpresa ma mi rende molto orgoglioso. Credo ci siano tanti docenti bravi e preparati nella scuola di medicina, e come ex studente, ho un bel ricordo di tanti miei professori. Immagino che gli studenti abbiano premiato la mia voglia di trasmettere una conoscenza medica pratica.