Azzerare le migliaia di kilometri che separano due lontani territori, come l’Alto Borago veronese e la foresta amazzonica, raccontando le esperienze di difesa e conservazione dell’ambiente intraprese dalle genti che li popolano. Questo l’obiettivo che ha mosso l’associazione Il Carpino, il Gruppo Radici dei Diritti dell’Università di Verona e il Cospe, Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti, con il patrocinio dell’Università di Verona, nell’organizzare, sabato 20 novembre alle 9, nell’aula T2 del Polo Zanotto, un incontro sul tema della salvaguardia della natura, proponendo un gemellaggio con gli Indios della foresta amazzonica colombiana.
L’iniziativa nasce dalla convinzione che “non c’è differenza tra chi si occupa di salvaguardare il bosco dell’Alto Borago a Verona e chi si occupa di preservare la Foresta dell’Amazzonia; e chi più ha aiuta anche economicamente chi ha meno”, come spiegano gli organizzatori.
Il programma dell’incontro prevede l’apertura dei lavori alle 9 con i saluti introduttivi di Matteo Nicolini, referente del rettore per la Sostenibilità ambientale e di Ilaria Segala, assessore all’Ambiente e all’Urbanistica del Comune di Verona. Si susseguiranno poi vari relatori che illustreranno con le loro esperienze dirette e con filmati le realtà a confronto sottolineando diversità e somiglianze. Una testimonianza diretta sarà portata dal padre comboniano Massimo Ramundo, vissuto per circa 15 anni in varie regioni dell’Amazzonia.
L’evento è rivolto a tutti, ma in modo particolare agli studenti degli Istituti veronesi che potranno trarre elementi di approfondimento sui problemi ambientali in aree così lontane e potranno avviare collegamenti per un dialogo con le popolazioni della Riserva Ukumari Kankhe nel sud della Colombia.
Per gli Ukumari Kankhe del Popolo Cofan, la biodiversità è la vita, la cultura e il pensiero del popolo. La biodiversità sono tutti gli esseri viventi, piante della montagna, pesci, fiumi e animali, ognuno di loro ha il suo spirito che mantiene la natura. E la Riserva Ukumari Kankhe è l’università del Popolo Cofan, il luogo dove si concentra la saggezza. Grazie a questo territorio il popolo Cofán riceve l’educazione degli anziani e l’orientamento per i bambini, che mantengono e producono la cultura.
La sera stessa, al Circolo Primo Maggio in via Lanificio 60 a Montorio, si terrà una cena di solidarietà per la comunità Ukumari Kanke, contributo libero minimo 25 euro. Posti limitati. Per prenotazioni scrivere a: auroraallegrezza@gmail.com o telefonare al numero 3490972710.
Per ulteriori dettagli è possibile consultare la locandina. Per partecipare all’evento è necessario esibire il green pass e indossare la mascherina protettiva.
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