Continuano le iniziative dell’università di Verona nell’ambito della sostenibilità ambientale e della cura dei beni comuni mediante azioni di cittadinanza attiva. L’ultima azione intrapresa si è conclusa il 23 novembre scorso nel giardino del Polo Santa Marta, dove nei mesi estivi è stata realizzata un’area picnic. L’area stessa è stata arricchita con la piantumazione di 8 esemplari di Fraxinus angustifolia di tre anni. Donati dal reparto carabinieri Biodiversità di Verona – Centro nazionale biodiversità di Peri, gli alberi provengono da semi raccolti 4 anni fa in un bosco da seme della Pianura Padana veneta in provincia di Venezia.
L’iniziativa si colloca nell’ambito del patto di sussidiarietà Il mio Capitale verde: investire in conoscenza e nell’ambiente, stipulato dall’Università con il Comune di Verona e al quale partecipano – oltre all’Università e lo stesso Comune – anche Amia, azienda multiservizi di igiene ambientale e il reparto carabinieri Biodiversità. Nel 2020, la commissione Rus, rete delle università per lo sviluppo sostenibile e il Comune hanno deciso di rivitalizzarlo per ricomprendervi la realizzazione dell’attuale area picnic a Santa Marta, inserita nell’aggiornamento del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2019-2021 assieme alle aree picnic degli istituti biologici, del polo Zanotto e di via Casorati.
Per l’area di Santa Marta, di proprietà del Comune, la commissione Rus e la Direzione tecnica e logistica dell’università hanno concordato il progetto esecutivo e la piantumazione con lo stesso Comune.
La piantumazione è avvenuta alla presenza dei rappresentanti dei quattro attori del patto. Per l’università, erano presenti Matteo Nicolini, referente del Rettore per la sostenibilità ambientale, Elena Nalesso, direttrice della direzione Tecnica e logistica, Nicolò Oliveri, sempre della direzione Tecnica e logistica, e Pier Giorgio Dal Dosso, responsabile Area edilizia della direzione. Il Comune era rappresentato da Giuliano Roncari dell’area Gestione verde pubblico – serre ed addobbi floreali, Amia da Marco Magnano, responsabile del Servizio manutenzione aree verdi, il reparto carabinieri Biodiversità dal brigadiere capo Fabio Mazzocchi e Lorenzo Gui.
“L’obiettivo è creare una comunità universitaria attenta alle questioni ambientali attraverso una serie di azioni nell’ambito della sostenibilità ambientale”, ha spiegato Matteo Nicolini, referente per l’ateneo veronese della Rus. “Possiamo dire che, con questa azione, la sussidiarietà mette letteralmente radici nel nostro ateneo. Come commissione Rus e Direzione tecnica rimaniamo infatti convinti che le iniziative di cura dei beni comuni non debbano arrestarsi all’interno dell’università ma richiedano condivisione con associazioni e gli attori del territorio. La sostenibilità richiede sussidiarietà per generare ‘spazi’, ‘luoghi’ e ‘reti’”.
I decisori politici riuniti nella COP26 Glasgow, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, hanno deliberato di piantumare milioni di alberi in ogni luogo del mondo. Tuttavia, l’azione di sostenibilità non si deve esaurire in una cerimonia di piantumazione. “L’Università, la commissione Rus, il Comune, Amia e i Carabinieri – ricorda Nicolini – hanno deciso di intraprendere un’azione di lunga durata. La scelta di piantare alberi giovani testimonia di un impegno che non confinato al completamento dell’area picnic di Santa Marta”. Gli attori del patto condividono l’idea che il “prendersi cura” impegna i decisori di oggi e le comunità di domani. In primo luogo, le giovani generazioni che studiano in ateneo e vivono il quartiere nel quale è situato il campus di Santa Marta.
Contributo a cura di Matteo Nicolini, Elena Nalesso e Pier Giorgio Dal Dosso
Photocredits Nicolò Olivieri