Alcune malattie spesso determinano un coinvolgimento emotivo devastante per molti pazienti. Tra queste ci sono sicuramente le patologie oncologiche responsabili, per le terapie attuate nel periodo di cura, di cambiamenti del proprio aspetto fisico. I farmaci utilizzati in chemioterapia, infatti, non agiscono solo sulle cellule malate e colpiscono le cellule soprattutto in fase duplicativa, come le cellule della pelle delle unghie e dei capelli, determinando, quindi, una perdita di peli e capelli e un’alterazione della crescita della lamina ungueale. Queste lesioni secondarie sono molto più che un problema estetico, poiché molto spesso inducono il paziente a interrompere le terapie, privandolo così di un’efficace possibilità terapeutica, oltre ad avere un forte impatto psicologico.
In questo contesto, la Società italiana di Medicina estetica, realtà accreditata con il ministero della Salute e aderente alla Federazione nazionale delle Società medico scientifiche, promuove per il 23 dicembre 2021, la prima Giornata nazionale della Medicina sociale.
La Sime da sempre al fianco delle donne affette da patologie oncologiche, con questa giornata apre un contact center dedicato, medicinasociale@lamedicinaestetica.it, tramite il quale tutte le pazienti che abbiamo bisogno di informazioni sulle migliori iniziative sociali di Medicina estetica oncologica possano trovare risposte puntuali e precise. Attraverso questo servizio gratuito, potranno essere presentate tutte le possibilità che un servizio di Medicina estetica in Oncologia può fornire alle e ai pazienti nell’assistenza alla cura e nella velocizzazione del reinserimento sociale, garantendo quella corretta competenza necessaria sulle specifiche conoscenze in grado d’individuare per ogni singola persona la terapia più adatta.
Ricordiamo che attraverso il prendersi cura di sé e della propria immagine, il medico estetico insieme a più specialisti, ha l’obiettivo di ricostruire l’armonia della persona, di portare al centro le esigenze dei pazienti, tenendo conto delle loro caratteristiche individuali e delle varie fasi della patologia.
A raccontare l’iniziativa, la professoressa Nicoletta Zerman, delegata del rettore alla Comunicazione e coordinatrice regionale Veneto della Sime: