L’origine, il comportamento biologico, l’interazione con il sistema immunitario, le conseguenze cliniche e l’impatto sui test di laboratorio delle nuove varianti di Omicron, con un focus sui particolari ceppi di Omicron ormai dominanti in Italia e in quasi tutto il resto del mondo. Questi saranno i temi di profonda attualità al centro del prossimo webinar promosso e organizzato dalla IFCC, Federazione internazionale di Chimica clinica e Medicina di laboratorio, dal titolo “Impact of SARS-CoV-2 variants and mutations on COVID-19 diagnostics”, che si terrà online mercoledì 16 febbraio, alle 15.
L’incontro, aperto a tutti, prevede tre relazioni che saranno tenute da illustri personalità della comunità scientifica. Infatti, oltre a Giuseppe Lippi, coordinatore della task force della IFCC su Covid-19 e presidente della Scuola di Medicina dell’ateneo, interverranno Khosrow Adeli, presidente della IFCC e Brandon Henry, coordinatore del gruppo di lavoro della IFCC sulle varianti genetiche di Sars-Cov-2.
“Sars-Cov-2 ha subito un ampio processo di ricombinazione dall’identificazione del ceppo prototipo nel 2019, introducendo un numero enorme di mutazioni nel suo genoma e generando una vasta gamma di varianti di interesse e di preoccupazione – spiega Lippi – Oltre al loro impatto sulla biologia dei virus, così come sul rischio di incapacità di rilevamento con alcune tecniche molecolari, come ad esempio il dropout del gene S, prove recenti suggeriscono che queste mutazioni possono anche mettere a repentaglio l’affidabilità dei test immunologici attualmente disponibili in commercio per rilevare l’anti-Sars-Cov-2 anticorpi“.
L’accesso al webinar, che si terrà in lingua inglese, è libero, previa registrazione.