Un corso di studio triennale che si prefigge di formare una nuova figura professionale di tipo tecnico, orientata all’innovazione di processo e di prodotto, secondo una prospettiva di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Questi gli obiettivi della prima laurea professionalizzante dell’università di Verona in “Innovazione e sostenibilità nella produzione industriale di alimenti” (Ispia).
Per conseguire questo titolo, nel corso dei tre anni di studio, studenti e studentesse dovranno acquisire un totale di 180 crediti formativi su insegnamenti organizzati in quattro aree principali: discipline di base, discipline specifiche di base dell’ambito alimentare, discipline utili alla progettazione e sviluppo di processi e prodotti alimentari e discipline di ambito economico gestionale e legislazione.
A queste materie si aggiungeranno poi esercitazioni, esperienze laboratoriali, seminari e workshop che prevedono il contributo di specialisti operanti in importanti aziende del settore alimentare. In tal modo gli studenti e le studentesse saranno formati a utilizzare in maniera pratica le conoscenze e le competenze acquisite nelle lezioni frontali, sviluppando al contempo, grazie anche alla realizzazione di progetti multidisciplinari in team, soft skills molto utili nel mondo del lavoro, quali la capacità di comunicazione e di gestione delle informazioni e la leadership.
Elemento caratterizzante il corso di laurea, e strategico per la formazione, è un tirocinio pratico-applicativo di 1200 ore, da svolgersi nel terzo anno di corso presso importanti industrie alimentari convenzionate, durante il quale gli studenti e le studentesse realizzeranno un progetto che costituirà poi la base della tesi di laurea. Attualmente sono più di 30 le imprese operanti a livello nazionale e internazionale che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare i tirocinanti e le tirocinanti del nuovo corso di laurea dell’ateneo, fra cui si annoverano, tra le più conosciute, Agriform, Aia, Asiago Food, Boschetti, Cameo, Centrale del Latte di Brescia, CocaCola Hbc, Colussi, Dal Colle, Eurospin, Morato Pane, Rana, Sterilgarda, Trentingroup, Zorzi, Zuegg.
Anche le competenze linguistiche sono di un particolare rilievo per il settore industriale alimentare, e pertanto sarà curata non solo la conoscenza della lingua, ma anche l’acquisizione della specifica terminologia tecnica, consentendo così agli studenti di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, a livello almeno B2 nella lingua inglese.
Il corso si rivolge, quindi, a tutti coloro che vogliano acquisire una visione molto pratica dei vari aspetti inerenti alla produzione a livello industriale di un alimento. Le conoscenze e competenze acquisite in questo ambito consentiranno a laureati e laureate di valutare e gestire il sistema processo-prodotto con una visione unitaria, tenendo conto di tutti gli elementi della filiera di realizzazione di un alimento, con particolare attenzione a sostenibilità, qualità, sicurezza e aspetti nutrizionali, senza tralasciare però gli aspetti tecnologici di innovazione e di gestione dei sottoprodotti. Grazie al percorso di studi, i laureati saranno anche in grado di inquadrare le problematiche nel contesto economico e normativo in cui si troveranno ad operare, aprendosi così ad un’ampia varietà di sbocchi lavorativi.
Il corso di studio è accessibile tramite test programmato e potrà accogliere fino ad un massimo di 35 studenti.
Il referente del nuovo corso è Fabio Favati, docente di Scienze e tecnologie alimentari.