Inaugurata questa mattina, al Polo Manifattura di Rovereto, la nuova sede del Cerism, il centro di ricerca “Sport, montagna e salute” dell’università di Verona che svolge attività nel campo della scienza applicata all’attività motoria.
Alla cerimonia sono intervenuti il Magnifico Rettore dell’università di Verona Pier Francesco Nocini, il Magnifico Rettore dell’università di Trento Flavio Deflorian, il direttore del Cerism Federico Schena, Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia di Trento e Francesco Valduga, sindaco del Comune di Rovereto.
Con questa inaugurazione il Cerism si insedia nella Be Factory del Progetto Manifattura, incubatore d’impresa di Trentino Sviluppo che, trasformando lo storico opificio tabacchi di Rovereto, promuove lo sviluppo e l’innovazione industriale nei settori del green building, della mobilità sostenibile e delle tecnologie per lo sport. La nuova sede rappresenta, inoltre, il presupposto concreto per la volontà dell’ateneo di Verona di far tornare a breve il Cerism un centro interuniversitario grazie alla piena condivisione di intenti anche in questo ambito di studi, con l’università di Trento.
Nonostante la pandemia e le difficoltà legate alla crisi produttiva, in soli otto mesi di lavoro, sono stati portati a termine gli adeguamenti della nuova sede che si sviluppa su 1700 metri quadrati di superficie. Di questi quasi la metà accolgono i laboratori destinati alla ricerca di base e applicata nell’ambito dell’attività fisica e sportiva. A renderlo possibile l’impegno profuso da Trentino Sviluppo e dal gruppo di progetto che ha voluto realizzare spazi che, oggi, siano funzionali alla ricerca di domani. La nuova sede è, infatti, pensata per essere uno spazio multifunzionale e modulare per lo sviluppo della ricerca, con laboratori all’avanguardia a livello mondiale, a cui si affiancano numerosi spazi di lavoro e studio riservati a ricercatori e studenti con una forte spinta ad accogliere, in un ambiente allineato ai più alti standard internazionali, i ricercatori stranieri che sempre più spesso chiedono di attivare collaborazioni scientifiche col Cerism.
Centrale il ruolo dell’amministrazione provinciale di Trento, fortemente impegnata nello sviluppo delle tecnologie e delle iniziative legate al mondo sportivo, che ha saputo cogliere l’opportunità di far insediare il Cerism, già costituito come progetto condiviso tra università di Verona e Comune di Rovereto, all’interno del nuovo polo tecnologico della Be Factory per avvicinare il mondo dello sviluppo a quello della ricerca applicata e della formazione. Oltre ai nuovi laboratori del Cerism, è da alcuni anni attivo il primo corso di laurea magistrale in Sport della Montagna che, grazie all’ormai consolidata partnership nella formazione accademica tra l’università di Trento e l’ateneo di Verona, si sta distinguendo come offerta formativa di alta specializzazione per coloro che intravedono negli sport outdoor e della montagna importanti sbocchi professionali.
Nuove opportunità per le aziende, nuovi progetti e collaborazioni in spazi che potranno raccontare i percorsi di innovazione e di ricerca svolti dalle aziende in collaborazione con l’Università per migliorare i prodotti e le performance degli atleti. Questo è il progetto di sviluppo ideato in Trentino, dove la ricerca universitaria si affianca alle competenze delle imprese in un ambiente che stimola la contaminazione di idee, trovando terreno fertile nel contesto economico di un territorio che promuove la creazione e la crescita di startup in grado di trasformare le competenze in prodotti.
L’inaugurazione della nuova sede non poteva essere solo un momento ‘formale’ e quindi è stata preceduta dalle dimostrazioni ‘live’ di alcuni laboratori (biomeccanica della locomozione, energetica sistemica e distrettuale, funzionalità muscolare, ambienti straordinari con esercizi in ipotermia -20, videoanalisi dell’arrampicata, etc. ) con tutte le evidenze delle possibilità di misura della prestazione sportiva che la nuova sede del Cerism è in grado di mettere da subito a disposizione dello sport italiano.
Ed a completamento della giornata si è tenuto un open workshop sulle ‘Perspectives in sport performance research’ quasi una specie di brain storming tra la ricerca e l’applicazione al quale hanno preso parte, oltre ai padroni di casa del Cerism, anche ricercatori di caratura internazionale come Hans Crister Holmberg, Franco Impellizzeri, Samuele Marcora, Antonio Paoli, Antonio La Torre tutti attivamente impegnati non solo nella ricerca ma anche nella sua attualizzazione nel contesto del mondo agonistico.
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