È noto quanto i maestri del Nuovo Teatro si siano interessati alle tradizioni sceniche orientali e africane, portandole all’attenzione degli studi teatrali, indagatori delle forme originarie del teatro extra-europeo. Tuttavia, poco spazio è stato rivolto alle sperimentazioni che animavano la scena dell’Avanguardia di quei Paesi. Proprio per approfondire tale tematica è stata indetta la giornata di studi “Uno sguardo oltre confine. L’Avanguardia teatrale extraeuropea”, prevista il 14 novembre, dalle 15.40 alle 19, nell’aula T.2 del Polo Zanotto. Referenti dell’iniziativa sono Simona Brunetti, docente di Discipline dello spettacolo e Monica Cristini, assegnista di ricerca all’università di Verona.
Con l’intento di dedicare un primo studio a quelle sperimentazioni, la giornata sarà l’occasione per approfondire la conoscenza di alcune personalità, pratiche e drammaturgie che, oltre i confini europei, hanno preso parte al movimento riformatore del teatro del Novecento. L’incontro è inteso come momento di ulteriore studio che segue il convegno “The rise of new theatre and the theatrical avant-garde: meetings and influences across boundaries (1948-1981)”, tenutosi all’università di Verona nel maggio scorso.
Dopo la presentazione dei lavori, affidata a Simona Brunetti, la prima sessione sarà introdotta da Nicola Pasqualicchio, docente di Discipline dello spettacolo dell’ateneo di Verona. Interverranno Marvin Carlson del Graduate Center della City University of New York ed Elena Randi dell’università di Padova. La seconda sessione sarà aperta da Monica Cristini che introdurrà gli interventi di Peter Eckersall del Graduate Center di New York e Roberta Gandolfi dell’università di Parma.
La giornata di studi è organizzata nel contesto del progetto “La MaMa Experimental Theatre: a lasting bridge between cultures – MariBet”, finanziato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020 Research and Innovation.