Il premio nazionale Mario Bonsembiante assegnato, quest’anno, a Zeno Guardini, dottore di ricerca in Biotecnologie dell’università di Verona. La premiazione si è tenuta domenica 28 maggio nella sala dello scrittoio di Palazzo Ducale a Venezia, in occasione della seduta dell’Istituto veneto di Scienze, Lettere ed Arti, per la chiusura dell’anno accademico.
Fra i molteplici candidati, è stato premiato per la migliore tesi di dottorato in discipline agro-alimentare/agro-industriale e nutrizionali Zeno Guardini, dottore di ricerca in Biotecnologie dell’università di Verona. Guardini, attualmente collaboratore post-dottorale nel laboratorio di Fotosintesi e bioenergieha presentato una tesi dal titolo “Photosynthetic Antenna Complexes: A Structure-Function Investigation of Light Harvesting and Photoprotection”.
La commissione giudicatrice, nominata dall’assemblea dell’Istituto veneto di Scienze Lettere ed Arti, ha esaminato ben trentaquattro tesi di dottorato di provenienza non solo italiana, ponendo particolare attenzione a quegli elaborati in cui l’impiego di strategie innovative miri ad innalzare la qualità e la sicurezza degli alimenti di origine vegetale o animale destinati all’uomo. Non solo: che tali strategie prevengano eventuali danni all’ambiente, derivanti dagli stessi processi produttivi.
Guardini ha frequentato il laboratorio di Fotosintesi e bioenergie, diretto dai professori Roberto Bassi e Luca Dall’Osto, dopo la laurea in biotecnologie agroindustriali. Nei tre anni di dottorato ha affrontato il problema di identificare i geni che permettono alle piante di difendersi dall’eccesso di luce e di ossigeno e di rimanere produttive anche in condizioni di stress ambientali che normalmente limitano la produttività agraria.
Oltre al valore intrinseco della premiazione, Guardini ha ricevuto un premio di cinquemila euro, fondo messo a disposizione dalla signora Carla Bonsembiante all’Istituto veneto di Scienze, Lettere ed Arti in memoria di Mario Bonsembiante, ex preside della facoltà di Agraria dell’università di Padova, per una tesi di dottorato nazionale o internazionale in materie di biologia vegetale, agraria e agroalimentare negli anni solari 2021 e 2022.
«È stato un onore ricevere questo riconoscimento per la mia tesi di dottorato – racconta Guardini – Questo premio corona tutto il lavoro negli ultimi anni presso il “laboratorio di fotosintesi e bioenergie” di Verona sotto la supervisione dei professori Bassi e Dall’Osto, che ringrazio. Un ringraziamento va anche alla commissione valutatrice dell’istituto veneto e alla generosità della dr.ssa Bonsembiante per aver messo a disposizione le risorse per la premiazione.»
«Ha cominciato identificando mutanti di alghe unicellulari in grado di crescere meglio in condizioni estreme – ricorda Bassi – e ha continuato poi, utilizzando la pianta superiore Arabidopsis thaliana, modificando le sequenze geniche delle proteine verdi che raccolgono l’energia solare con la tecnica dell’Editing Genomico. Zeno Guardini ha identificato le proteine che contribuisco alla protezione del sistema fotosintetico ed è arrivato ad identificare i dettagli molecolari della reazione catalizzata. Un tipo di esperimento di grande impegno, che non era mai stato effettuato precedentemente e che ha richiesto un alto livello di creatività e rigore metodologico. Mi auguro che Zeno Guardini abbia la possibilità di continuare le sue ricerche, facendo avanzare le nostre conoscenze sulle piante e le alghe, necessarie ad assicurare un futuro livello di sostenibilità ambientale. Il premio Bonsembiante arriva, per la seconda volta, al laboratorio di Fotosintesi e bioenergie dell’università di Verona: un caso unico che testimonia l’alto livello raggiunto nella ricerca e promette future scoperte scientifiche e utili applicazioni.»