“Una grande emozione, quando ci siamo iscritti ai Campionati di fisica non pensavamo davvero che saremmo andati in visita al Cern, anche se il premio ha di sicuro contribuito al desiderio di partecipare”. I commenti delle ragazze e ragazzi vincitori del premio promosso dall’ateneo di Verona per incentivare l’interesse femminile verso le materie cosiddette Stem sono tutti entusiasti.
Del resto, i laboratori del Cern di Ginevra, ovvero l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, sono luoghi di grande fascino per chi è appassionato della materia. È qui, infatti, che sono state fatte le più recenti e importanti scoperte nella fisica delle particelle, è qui che migliaia di scienziati da tutto il mondo si trovano a lavorare insieme per risolvere i misteri legati alla nascita dell’universo. Qui è stato scoperto il famoso bosone di Higgs, che è valso agli scienziati autori della relativa teoria il Premio Nobel della Fisica 2013.
È naturale, quindi, che una visita al Cern per delle studentesse e studenti delle scuole superiori appassionati di scienze rappresenti un’esperienza unica e incredibile.
Per questo l’università di Verona, in occasione della gara a squadre abbinata ai Campionati di Fisica di quest’anno, cui hanno partecipato studentesse e studenti delle scuole superiori di tutta Italia, ha messo in palio il viaggio premio a Ginevra per le cinque squadre, provenienti dalle scuole afferenti ai poli di Verona/Mantova e Vicenza, meglio posizionate nella graduatoria dopo la prima fase di selezione, di cui facessero parte almeno due studentesse. A queste si è aggiunta anche la squadra, sempre composta sia da studentesse che studenti, che si è meglio posizionata alla finale nazionale della gara a squadre dei Campionati di Matematica.
Partenza il 28 settembre, quindi, per circa 30 tra ragazze e ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, direzione Cern. Insieme a loro, le docenti di Fisica dell’università scaligera Francesca Monti, promotrice dell’iniziativa, e Claudia Daffara. Presente anche Francesca Mantese, docente di Matematica dell’ateneo. Ad accompagnare il gruppo, anche Dennis Censi, presidente dell’Aif, l’associazione italiana per l’insegnamento della Fisica, organizzatrice dei campionati di Fisica, insieme al segretario della sezione veronese, Michele Perini . Il viaggio ha avuto il patrocinio anche della Sif, la società italiana di Fisica.
“Il 2023 è stato il primo anno in cui, in concomitanza con i Campionati di Fisica, si è svolta la gara nazionale a squadre, organizzata dall’Aif, con la collaborazione degli studenti della Scuola Normale di Pisa”, spiega Francesca Monti. “Grazie alla sensibilità di Massimiliano Badino, referente del rettore all’Orientamento, e alla disponibilità di fondi su un progetto di ateneo che mira a stimolare l’interesse femminile per le materie cosiddette Stem, l’università di Verona ha messo in palio questo viaggio premio al Cern. La scelta del luogo è particolarmente significativa, e non solo perché è il più grande laboratorio al mondo di ricerca in fisica delle particelle. La fisica italiana Fabiola Giannotti è la prima donna alla direzione del Cern, ed è la prima volta che questo incarico viene ricoperto per due mandati consecutivi. Ed è qui che un altro nostro connazionale, Carlo Rubbia, ha condotto gli esperimenti che gli sono valsi il premio Nobel per la fisica”.
Le scuole rappresentate sono state i licei veronesi Copernico, Galilei, Maffei, Messedaglia, più il liceo Tron-Zimella di Schio, nel vicentino, in rappresentanza dei campionati di matematica, per un totale di 32 studenti – le squadre di fisica erano formate da 5 ragazze e ragazzi, mentre quella di matematica da 7- di cui 14 ragazze. Ospite d’onore Jasmine Della Valle, studentessa veronese due volte bronzo alla gara nazionale individuale dei campionati di Fisica.
L’obiettivo del progetto era, infatti, quello di coinvolgere la rappresentanza femminile nelle materie scientifiche oltre che di promuovere la collaborazione tra i ragazzi.
Obiettivo pienamente raggiunto, con una grande coesione che si è venuta a creare tra le squadre dei diversi licei, che sono state coinvolte dai loro professori e professoresse, nei tre giorni di viaggio.
Il momento più atteso, la visita al Cern del venerdì 29 settembre, non ha deluso le aspettative dei partecipanti, che hanno potuto assistere ad esperimenti in corso come quelli nella “Fabbrica dell’antimateria”, volti proprio a studiare le proprietà fisiche dell’antimateria, così poco presente nell’universo. Certamente qualcosa che non capita tutti i giorni.
Una grande opportunità, un sogno diventato realtà per i più appassionati, realizzato grazie all’impegno dell’università di Verona. Con le docenti già al lavoro per il prossimo anno, che sia di nuovo al Cern o in altra destinazione, sarà comunque un’emozione per i partecipanti.
E chissà che qualcuna o qualcuno tra questi studenti, non diventi in futuro l’autore di qualche grande scoperta, proprio grazie agli stimoli intellettivi di questo viaggio.
Elisa Innocenti