Immagini che parlano, rappresentazioni della violenza. È questo il titolo del quarto incontro di “Conoscere Mi/Ti Rispetto”, il laboratorio didattico ideato dall’ateneo per promuovere una cultura dell’accettazione delle differenze in ateneo e sul web, che si è tenuto il 21 novembre a Palazzo Giuliari.
Le studentesse e gli studenti che partecipano al progetto ideato da Nicoletta Zerman, delegata del Magnifico Rettore alla Comunicazione, hanno potuto dialogare sui temi che ruotano attorno alla violenza grazie all’intervento di Chiara Antonioli, responsabile dell’unità operativa Comunicazione visiva di ateneo.
Immagini che parlano di violenza è stato il focus dell’incontro, in cui è emerso quanto alcune riproduzioni visive, apparentemente inoffensive e ironiche, nascondano pregiudizi e stereotipi alla base della cultura che genera violenza. Le persone leggono quello che sanno e riconoscono, spesso come corretto e normale, ciò che il contesto nel quale vivono propone come socialmente accettabile.
La lettura delle immagini si è focalizzata su vari aspetti della violenza, da quella di genere al razzismo, dalle guerre alla povertà, con particolare attenzione agli spunti derivanti dal recente femminicidio della studentessa Giulia Cecchettin molto sentito dalle persone partecipanti.
L’università di Verona, per lanciare un segnale contro la violenza sulle donne, nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere” del 25 novembre e nel giorno dei funerali, propone di indossare un fiocco rosso in ricordo di Giulia e di tutte le donne vittime di violenza.
Il prossimo appuntamento, “Disabilità, uno sguardo oltre il pregiudizio” è previsto per martedì 28 novembre e sarà seguito da Angelo Lascioli, docente di Pedagogia speciale.
“Conoscere Mi/Ti Rispetto” è nato per creare occasioni di incontro e confronto costruttivo sui temi del rispetto e della non violenza, in modo da poter identificare gli strumenti utili per affrontare questi temi. Il progetto è patrocinato dal Consiglio degli studenti dell’università di Verona.