Ad aprire l’evento è stato il prorettore Diego Begalli “Ringrazio la Fondazione Arena di Verona per aver portato in questi spazi, dedicati alla conoscenza, artiste e artisti di livello internazionale per allietare questo nostro appuntamento augurale con l’esecuzione di arie di alcune tra le opere più famose di Puccini, Verdi e Catalani. Un ringraziamento anche alle studentesse e agli studenti del Coro della nostra università”.
“Fondazione Arena – ha aggiunto il vice direttore artistico Stefano Trespidi – è felice di collaborare e fare rete con le diverse realtà e istituzioni cittadine ponendo l’attenzione soprattutto sulle giovani generazioni. Le giovani e i giovani sono il nostro futuro, dobbiamo appassionarli e far vivere loro momenti di bellezza. Le porte del Teatro Filarmonico sono aperte per tutti gli studenti, con particolati agevolazioni a loro riservate. Insieme desideriamo portare la città nei teatri, gioielli di cultura e arte”.
Protagonista musicale del pomeriggio è stata Fondazione Arena di Verona, con il soprano Daria Masiero e il tenore Ivan Magrì, artisti italiani dalla carriera internazionale, impegnati in arie e duetti d’opera accompagnati al pianoforte da Federico Brunello, maestro di Fondazione Arena. Il programma ha visto Un bel dì vedremo da Madama Butterfly, in occasione del centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, autore anche di Tosca, di cui è stato eseguito il duetto fra Tosca e Cavaradossi dal primo atto e l’aria E lucevan le stelle. Celebre è l’aria Ebben, ne andrò lontana da La Wally di Alfredo Catalani, così come Questa o quella, ballata da Rigoletto di Giuseppe Verdi. Sul finale le note del brindisi Libiamo ne’ lieti calici, da La Traviata di Verdi, come felice augurio per il Natale e omaggio alla Pratica del Canto Lirico in Italia, appena inserita da UNESCO nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Il concerto invece è stato aperto dal Coro dell’università di Verona diretto da Marcello Rossi Corradini con la partecipazione di studentesse e studenti del Liceo delle scienze umane e musicale Montanari di Verona. Hanno eseguito il canto gregoriano d’Avvento O Come, O Come Emmanuel, il canto tradizionale natalizio What child is this?, elaborazioni di Sally DeFord. A seguire Sweet day, da Three Elizabethan Partsongs, Serenade to Music, Let all the world in every corner sing, da Five Mystical Songs. Sul palco del polo Zanotto Elisabetta Dambruoso, soprano, Maria Giuditta Guglielmi, mezzosoprano, Piero Facci, baritono, accompagnati da Fabio Pupillo al flauto ed Eleonora Wegher al pianoforte con la direzione del Maestro Rossi Corradini.