Negli ultimi anni l’università di Verona è impegnata nella promozione della parità di genere all’interno della comunità universitaria e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo tema con iniziative, servizi, progetti di ricerca e campagne.
“L’università di Verona – ha dichiarato il Magnifico rettore Pier Francesco Nocini -prosegue nell’importante percorso di cambiamento culturale intrapreso dall’attuale governance volto alla promozione, all’interno della nostra comunità, di una piena uguaglianza di genere. C’è naturalmente ancora molto da fare, ma abbiamo intrapreso un cammino verso una giusta direzione, in linea con l’evoluzione della nostra società”.
Primo tra gli atti istituzionali che rispondono a questo obiettivo strategico il “Bilancio di genere” il primo dell’ateneo che ha fotografato la suddivisione per genere delle diverse componenti dell’ateneo: la comunità studentesca, il personale docente, il personale tecnico-amministrativo e gli organi di governo negli anni 2018-2020. A questo è seguita la redazione del “Piano triennale di azioni positive” per il 2019-2021 realizzato con il coordinamento di un Comitato scientifico e con il supporto del Cug, Comitato unico di garanzia dell’ateneo per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni nel lavoro. Il piano ha delineato nuove strategie condivise e messe in atto per la realizzazione concreta delle pari opportunità all’interno della comunità universitaria. A questi strumenti si affianca il Gep, gender equality plan, richiesto dalla Commissione europea per identificare eventuali distorsioni e disuguaglianze di genere, implementare strategie innovative per la prevenzione delle disuguaglianze, definire obiettivi e monitorare il raggiungimento di questi.
Numerosi i servizi istituzionali dedicati alla comunità accademica tra cui l’istituzione della figura della Consigliera di fiducia, chiamata a prevenire, gestire e aiutare a risolvere i casi di mobbing, di molestie sessuali, di discriminazioni e di disagio lavorativo in ambienti di studio, ricerca e lavoro. Attivo anche lo Sportello di ascolto e di supporto psicologico per dipendenti che ha lo scopo di favorire un completo benessere psico-fisico e sociale del personale in situazioni di disagio, ansia e stress. Infine, la Commissione per l’osservazione del Codice etico, di cui è responsabile il Magnifico rettore Pier Francesco Nocini, nata per esprimere raccomandazioni e pareri tutelando la comunità universitaria su questi temi. Numerosi anche i servizi offerti da altre organizzazioni interne alla comunità universitaria e rivolti alla tutela di studentesse e studenti tra cui la figura del Garante della componente studentesca, nata nel 2022, che riceve ed esamina le segnalazioni provenienti da studentesse e studenti. Si affianca a questa figura il Servizio di supporto psicologico gestito da Esu, ente per il diritto allo studio universitario, servizio gratuito per studentesse e studenti. L’ateneo, inoltre, fa parte della Commissione tematiche di genere della Crui, conferenza dei rettori delle università italiane, nata per diffondere azioni e interventi per favorire la parità tra donna e uomo in tutti i comparti del sistema universitario di cui è responsabile la delegata del rettore Nicoletta Zerman.
Sono state numerose, negli ultimi cinque anni, le iniziative di prevenzione all’interno della comunità accademica. Tra queste vanno ricordate, nel 2020, “Violenza di genere al tempo del Coronavirus 2020” progetto promosso e coordinato dalle docenti Nicoletta Zerman e Alessandra Cordiano con la collaborazione del comune di Verona e gli eventi che, ogni anno, vengono promossi dal Cug e dall’università in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne in collaborazione con il comune di Verona.
Il 2021 ha visto nascere “Name them. Stop them“, un progetto contro la violenza e il razzismo promosso dal Cug, e “Towards a feminist ethics of nonviolenze” promosso in collaborazione con RUni Pace e Rete delle università per la pace e “STOP/ Campagna contro l’uso di un linguaggio violento e sessista” promossa dal Cug.
A partire dal 2022, con l’appoggio del Consiglio degli studenti dell’ateneo e su idea di Zerman è nato il progetto Conoscere Mi/Ti rispetto dedicato alle matricole dell’ateneo per la diffusione di una cultura dell’accettazione delle differenze attraverso l’attenzione, il rispetto e la non violenza. Il progetto, strutturato in momenti di incontro e confronto o sui temi del rispetto e della non violenza, ha aiutato le studentesse e gli studenti a identificare gli strumenti utili per affrontare questi temi.
Di grande rilevanza il progetto europeo di ricerca triennale “Uni4equity”, coordinato dal docente Stefano Porru, che mira a contrastare le molestie sessuali nel contesto accademico e promuovere l’uguaglianza di genere nelle università. L’obiettivo è identificare e affrontare le molestie, sia online che offline, attraverso l’adozione di politiche e procedure adeguate e creare ambienti universitari sempre più sicuri, inclusivi ed equi.
Vanno in questa stessa direzione il Codice di comportamento del personale dell’università degli Studi di Verona e il Regolamento sul mobbing e sulle molestie sessuali.
Roberta Dini