La poesia può essere solo parole o anche suoni? Veronetta Contemporanea festival ha portato la poesia sonora, promuovendo uno spettacolo con tre protagonisti Agostino Contò, bibliotecario, storico del libro e poeta, Mauro Dal Fior, poeta e performer, e Giovanni Fontana, poeta, performer, scrittore e ricercatore nell’ambito sonoro e visivo. A portare i saluti iniziali è stato Nicola Pasqualicchio, direttore artistico del festival. Lo spettacolo è stato introdotto e presentato da Patrizio Peterlini, della Fondazione Bonotto.
Che cos’è la poesia sonora? Si tratta di una poesia espressa in suoni, in cui il poeta compie un grande lavoro su voce e interpretazione. Il festival ha offerto la meravigliosa occasione non solo di dare spazio un genere tanto privilegiato, ma anche di portare tre artisti dallo stile molto diverso.
Agostino Contò ha introdotto lo spettacolo con un ritmo calmo, delicato e intimo, una calda accoglienza per il pubblico. Mauro Dal Fior ha invece proposto brani più vivaci dal ritmo sostenuto. È riuscito a coinvolgere attivamente il pubblico, invitandolo a intonare un brano a più voci insieme ai suoi colleghi. Ha toccato temi inerenti alla politica, omaggiando Giuseppe Ungaretti nella sua “Autunno”. Infine, Giovanni Fontana ha sorpreso cambiando totalmente registro. Con una base musicale di sottofondo, ha unito la parola al canto, portando pezzi dai toni tenebrosi. I tre artisti hanno voluto concludere insieme con un’esibizione finale a tre voci
“È uno spettacolo che è stato inventato in qualche modo al momento”, ci ha raccontato Agostino Contò. Bisogna avere maestria nell’improvvisazione e questi artisti lo hanno dimostrato, strappando un lungo applauso al pubblico.
Il successo dell’evento non si è limitato solo allo spettacolo, ma anche alla rete che l’università di Verona ha creato coinvolgendo artisti, la città e la libreria Pagina Dodici che ha offerto la possibilità agli spettatori di acquistare i libri dei tre poeti direttamente al Polo Santa Marta. “Veronetta Contemporanea festival è uno spazio che l’ateneo offre alla città, cosa che non è così facile e mai così semplice”, spiega Agostino Contò. L’ateneo si è dimostrato nuovamente un luogo lungimirante per accogliere artisti di grande calibro ed essere un eccellente centro di diffusione per la cultura.
La manifestazione è promossa dall’università di Verona, insieme all’Accademia Filarmonica e al Comune di Verona, con il contributo dell’Esu e in collaborazione con Agsm-Aim.