È stato siglato a Ningbo, in Cina, negli spazi della Ningbo University, il nuovo accordo operativo tra la School of Humanities and Communication e il dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’università di Verona. L’accordo, che corona la collaborazione tra i due atenei, è stato firmato ad agosto, durante la prima Summer School organizzata tra le università grazie a una collaborazione nata, nel 2023, su iniziativa dalla direttrice del dipartimento di Lingue e Letterature straniere, Roberta Facchinetti e accolta con entusiasmo dal magnifico rettore Pier Francesco Nocini.
“Il nuovo accordo operativo – ha spiegato la direttrice Facchinetti – suggella simbolicamente l’impegno profuso in questi ultimi dieci anni per lo sviluppo e il consolidamento dello studio della lingua cinese in ateneo. A partire dal nuovo anno accademico, infatti, il cinese sarà insegnato anche al Centro linguistico e in tutti i cinque anni dei percorsi di laurea triennale e magistrale di Lingue a indirizzo turistico-commerciale proposti dal dipartimento”.
Sono dieci le studentesse e gli studenti che hanno potuto partecipare alla scuola estiva a Ningbo tra lezioni frontali e visite guidate. “Un’esperienza immersiva unica nella cultura cinese – hanno raccontato Anna Rossi e Christian Menegatti, studenti della laurea triennale in Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale – che ci ha permesso di vivere appieno tradizioni e consuetudini diverse dalle nostre, oltre a darci l’opportunità di mettere in pratica la lingua cinese che abbiamo studiato in questi anni a Verona. “Questi giorni in Cina – hanno aggiunto Giada Giordano e Rebecca Biesuz, studentesse della laurea magistrale in Lingue per la comunicazione turistica e commerciale – ci hanno dato la possibilità di scoprire un mondo nuovo, fatto di storia, tradizione, cultura, ma anche modernità e sviluppo. Qui, nonostante a prima vista si possano osservare distese di grattacieli e infrastrutture, la cultura riesce a sopravvivere nella dimensione dell’intangibile all’interno delle persone e di tutti quei comportamenti che mettono in atto. Sono proprio queste azioni, spesso fatte in maniera inconscia, che hanno permesso anche a noi, nella nostra inesperienza di poter percepire la cultura vibrante tutta attorno a noi.”
“Grazie al nuovo accordo – ha aggiunto Barbara Bisetto, docente di lingua e letteratura cinese e presidente della Commissione internazionalizzazione del Dipartimento – potremo incrementare e favorire la mobilità di studenti italiani e cinesi che potranno usufruire di occasioni di scambio tra i due Paesi, indipendentemente dalla durata della loro permanenza. Non solo, quindi, per approfondire lo studio della lingua, ma anche per condurre ricerche relative ai propri studi, compresa la tesi di laurea”.
Roberta Dini