Da novembre 2024 a febbraio 2025 l’università, in collaborazione con la Fondazione scuola di alta formazione Donne di governo e il patrocinio del Comune di Verona, organizza il corso “Fuori dal comune: donne al governo delle città”. È la prima volta che un Comune si fa promotore di un’iniziativa volta al nuovo protagonismo femminile nelle istituzioni al governo della città. Il corso è aperto anche a sindache, assessore, consigliere comunali e amministratrici di altri comuni.
L’iniziativa è stata presentata in Comune il 16 settembre, dalla vicesindaca Barbara Bissoli, Riccardo Panattoni, direttore del dipartimento di Scienze umane dell’ateneo scaligero, e da Annarosa Buttarelli, direttrice scientifica della Fondazione scuola di alta formazione donne di governo.
Il crescente protagonismo femminile, in diversi ambiti del mondo del lavoro e non solo, non può essere semplicemente un fenomeno del momento: da qui la necessità di formare e di informare – donne e uomini – dell’esistenza di pensieri e di pratiche differenti da quelle che conosciamo abitualmente, ormai inefficaci.
In questo scenario, bisogna quindi sviluppare la consapevolezza che nessuna riforma istituzionale può essere efficace se non si realizza una nuova convivenza tra uomini e donne, orientata dalle necessarie trasformazioni delle istituzioni democratiche e delle logiche decisionali e imprenditoriali, anch’esse rinnovabili con l’esperienza differente femminile.
“C’è molta soddisfazione per questo ulteriore passaggio tra l’università e il comune di Verona, – aggiunge Riccardo Panattoni – un contributo essenziale per l’università, che può e deve portare avanti la trasformazione anche all’interno della propria istituzione, tenendo presente che la grande sfida è quella di ingaggiare in questo cambiamento anche la componente maschile”.
Gli argomenti trattati riguarderanno l’inquadramento storico di donne che hanno vissuto l’ambito politico nella propria realtà, il sistema giuridico, l’amministrazione pubblica, le pratiche imprenditoriali femminili, l’intelligenza artificiale con i dispositivi digitali e il linguaggio pubblico. Questi sono i moduli in programma: rigenerazione della democrazia e donne; i cambiamenti necessari nel sistema giuridico; amministrazione pubblica e pratiche imprenditoriali; scienza democratica, intelligenza artificiale e dispositivi digitali; il linguaggio pubblico che trasforma la convivenza.
La formazione si svolgerà dal 1° novembre 2024 al 28 febbraio 2025, con una lezione a settimana, il venerdì pomeriggio, per un totale di 60 ore. Il termine per le iscrizioni è fissato al 1° ottobre, il corso partirà al raggiungimento della quota minima di 25 iscrizioni. L’iscrizione al corso si farà attraverso il portale dell’università di Verona e ha un costo di 1.000 euro. Per informazioni: direttricescientifica@scuoladonnedigoverno.it.
Il comitato scientifico del corso è formato da Riccardo Panattoni, docente di Filosofia morale all’università di Verona, Olivia Guaraldo, docente di Filosofia politica del dipartimento di Scienze umane dell’università di Verona, Alessandra Cordiano, docente di Diritto privato Univr e Annarosa Buttarelli, filosofa e direttrice scientifica della Scuola di alta formazione per donne di governo. Oltre a questi, interverranno nei diversi moduli che compongono il corso Barbara Bissoli, vicesindaca di Verona e avvocata, Luisa Pogliana, già top manager e formatrice, Giovanna Piaia, ex assessora del comune di Ravenna e presidente della Fondazione scuola di alta formazione donne di governo, Alessia Rotta, consigliera del comune di Verona e vicepresidente della società Autostrada del Brennero, Francesco Varanini, direttore di MIT Italia, Rosella Prezzo, filosofa e saggista, Massimiliano Panarari, giornalista.
Contributo a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Verona