Come si cura la schizofrenia oggi? Sono 55 milioni nel mondo, 500mila in Italia, le persone che soffrono di questo disturbo psicotico. Numerose indagini dimostrano tuttavia che nel nostro Paese pochi operatori hanno, nell’ambito dei servizi di Salute Mentale, competenze specifiche al riguardo.
Il corso. Una risposta concreta a questa lacuna formativa arriva dal corso di perfezionamento universitario “La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale negli esordi psicotici”, promosso dalla sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica dell’Università di Verona. All'inaugurazione del modulo internazionale del corso era presente Tali Corona Mattioli, presidente dell'associazione Italiana Tutela salute Mentale. "Si tratta di una malattia mentale che colpisce soprattutto i giovani – ha evidenziato – l'intervento precoce è determinante ma oggi c'è ancora una carenza di formazione degli specialisti".
I disturbi psicotici.“Tra tutte le malattie mentali, i disturbi psicotici sono quelli più difficili da riconoscere e che richiedono un intervento mirato e tempestivo da parte degli specialisti – ha spiegato Michele Tansella, preside della facoltà di Medicina e direttore del Centro di Salute Mentale di Verona – Recenti ricerche hanno analizzato come le persone affette da queste patologie presentano spesso un esito negativo a lungo termine, sofferenza personale e ripetute ospedalizzazioni in seguito alle frequenti ricadute. Le linee-guida di medicina internazionale raccomandano l’attuazione tempestiva di interventi farmacologici, da associare a terapie psicosociali, poiché quanto prima avviene il trattamento, tanto migliore risulta essere l’esito clinico e sociale”.
La didattica del corso. Il corso di perfezionamento risulta unico non solo a livello nazionale ma anche internazionale, grazie alla sua specificità e allo stretto legame con un progetto di ricerca in linea con più rigorosi requisiti metodologici e di immediato impatto sulla pratica clinica.
L’attività didattica, composta da oltre 100 ore di lezioni frontali e tirocinio sul campo, sarà affidata ai massimi esperti internazionali e nazionali del settore: saranno infatti presenti in qualità di docenti i primi studiosi che hanno messo a punto tecniche innovative nell’ambito delle psicosi e che ne hanno valutato l’efficacia: Elisabeth Kuipers, dell’ Istituto di Psichiatria Kings College e Paul Bebbington del Department of Mental Health Sciences dell’ University College di Londra.
“Si tratta di un progetto di altissimo livello – ha sottolineato la direttrice del corso Mirella Ruggeri – Per la prima volta in Italia viene proposto un programma formativo che renderà possibile a ben 120 tra psichiatri e psicologi impegnati nei dipartimenti di Salute mentale, e provenienti da tutto il Paese, la realizzazione di interventi innovativi che dalle sperimentazioni hanno già dimostrato avere buona efficacia”.
Un programma nazionale. Uno degli elementi caratterizzanti del corso è di essere stato attivato nell’ambito del programma strategico Get-up a cui partecipano 118 Centri di Salute Mentale collocati in un territorio di circa 10 milioni di abitanti, inclusi Veneto, Emilia Romagna, Provincie di Bolzano, Firenze e Milano. Il progetto di ricerca ha, fra i suoi obiettivi principali, la verifica dell’efficacia di un intervento psicosociale precoce per i pazienti all’esordio psicotico e per i loro familiari.