Qual è il futuro delle biblioteche e degli archivi cartacei nell’era del digitale? A questa e ad altre domande si cercherà di rispondere alla giornata di chiusura della seconda edizione del master "Archiviare il futuro: organizzazione e gestione dei documenti cartacei e digitali nella Pubblica Amministrazione" che si terrà venerdì 11 dicembre in aula T3 alle 15.
Dopo i saluti di Guido Avezzù, preside della facoltà di Lettere e Filosofia e di Silvino Salgaro, direttore del dipartimento di Discipline storiche artistiche archeologiche e geografiche, sarà la volta della presentazione di Giancarlo Volpato direttore del master. “Si tratta di un argomento irrisolto, di non facile comprensione – spiega Volpato – se si pensa a che cosa sarà giusto e corretto conservare e quali saranno le difficoltà implicite alla documentazione futura, sempre più prorompente, ma che non riuscirà a soppiantare la carta stampata e lo straordinario fascino di una pagina scritta. Anche per gli archivi si porranno i medesimi problemi e gli interventi degli esperti proporranno soluzioni possibili e scenari accettabili”.
Ad aprire il dibattito sarà Marino Livolsi, presidente di Scienze della Comunicazione dell‘ Università San Raffaele di Milano, che affronterà il problema della lettura: “E' ancora importante leggere? Perché?”, e soprattutto “cosa perdono coloro che non leggono? E che cosa guadagnano coloro che leggono?”. Del futuro della documentazione digitale ne parleranno Giovanni Bergamin, responsabile dei servizi informatici della Biblioteca Nazionale di Firenze, Erilde Terenzoni, Soprintendente archivistico per il Veneto e Giovanni Penzo Doria, direttore dell’Archivio Generale dell’ Università di Padova.