Brain Computer Interface significa interfaccia uomo macchina e identifica un dispositivo che tra noi e una macchina capta un segnale specifico del cervello e lo traduce in un comando che una macchina riesce ad interpretare per poi eseguire un compito. Un confronto acceso durante il festival Intinitamente.
Il viaggio della mente. Il preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della città scaligera Roberto Giacobazzi, ha introdotto la tavola rotonda: “E’ di sicuro una delle discipline più affascinanti, ma è anche interdisciplinare, nel senso che coniuga le conoscenze in ambito matematico, fisico, ingegneristico, e non solo, con delle ricadute sulle scienze sociali e umane. In un certo senso è il desiderio dell’uomo di andare oltre se stesso, e controllare attraverso la propria mente apparati e strutture che sono esterne a lui”. Zreick ha commentato così: “E’ sorprendente che le macchine funzionino, ma va sottolineato che non è un lettore del pensiero, anche se forse è la cosa più vicina che l’uomo abbia mai inventato e costruito. Su un fronte promettono l’accelerazione delle macchine, sull’altro queste nuove frontiere sembrano aprire nuovi spiragli nello studio della coscienza”.
Nuove frontiere della Bci. “La Bci è una scienza dell’altro ieri, ci sono già nuove frontiere?” ha chiesto Zreick. Nella risposta ci hanno accompagnato Fabio Babiloni, e Giuseppe Trautteur che hanno introdotto il pubblico a questa disciplina, attraverso la fascinazione di quel che è la tecnologia, ma interpretando questa tecnologia per quello che può dare all’uomo. Babiloni ha parlato del rapporto uomo e macchina in un prossimo futuro e delle ricerche di punta di questo settore: attraverso delle slide è riuscito a farci vedere come so possa scrivere il proprio nome a computer senza battere tasto, o giocare a game solo con il movimento degli occhi, ovviamente con tecniche non invasive. Quello che sembra fantascienza è invece realtà. Partendo dalla meditazione di Decartes, Trautteur si è curato della parte più labile e più oscura: nella questione, tra il misterioso e il problematico, il docente ha discusso cosa sia lo spiraglio nello studio della coscienza e del perché il brain computer può essere uno spiraglio ulteriore.