Sono 500 gli studenti a cui l’Esu Ardsu di Verona rimborserà buona parte dei costi degli abbonamenti a mezzi pubblici urbani ed extraurbani per l’anno accademico in corso. Alla conferenza stampa di presentazione dei dati erano presenti il presidente dell' Esu Giovanni Battocchio e il direttore Gabriele Verza. Non era un premio per gli studenti con alte performance universitarie e non sono stati posti vincoli di carattere economico, ma per quelli che sceglievano il pubblico come mezzo di trasporto.
Il progetto. L’idea si inserisce in una serie di iniziative messe in campo dall’azienda: si tratta di premiare gli studenti che utilizzano i mezzi pubblici. L’Esu invierà al domicilio degli studenti un assegno che coprirà fino al 35% delle loro spese di spostamento da casa all’università, pari ad un massimo di 200 euro. Al progetto “Usa il mezzo pubblico, l’Esu ti rimborsa”, lanciato lo scorso autunno come progetto pilota dal Presidente precedente Samuele Campedelli, hanno potuto partecipare gli studenti dell’ateneo scaligero, del Conservatorio statale di musica di Verona e dell’Accademia di Belle Arti di Verona. Tantissime le richieste di contributi che i ragazzi hanno fatto arrivare agli uffici dell’Esu scaligero. Una partecipazione sorprendente che ha spinto l’azienda ad aumentare gli stanziamenti previsti: i 30 mila euro inizialmente finalizzati al progetto sono diventati 50 mila vista l’adesione e il successo del progetto. Il criterio di assegnazione ha seguito la priorità di arrivo delle domande, indipendentemente dal reddito e dal merito.
Il commento di Battocchio. “Anche se non fa parte delle mission dell’azienda la ritengo una delle iniziative più importanti” ha esordito il presidente dell’Esu, “Questo significa che l’Esu ha individuato una forma di incentivo per la mobilità sostenibile all’interno della città di Verona e soprattutto nel centro storico, rivolto agli studenti e alle loro famiglie: lasciare le auto e i motorini in garage e utilizzare il mezzo pubblico”. E ha poi concluso così il presidente dell’Esu: “L’iniziativa ha anche valore sociale, va incontro ai problemi di inquinamento che investono le città, come Verona, con un utilizzo improprio del mezzo privato. Noi abbiamo avuto questa sensibilità, io credo che potrebbe essere un’occasione per riunire un tavolo istituzionale tra l’Università, le aziende che si occupano dei trasporti e gli assessorati compatibili per pensare in maniera più consistente ad avere un occhio di riguardo per la mobilità sostenibile urbana di Verona”.
I dati. Il direttore Verza ha dato più dettagli sulle cifre: “Delle 948 domande sono stati soddisfatti 498 studenti, un terzo per il trasporto urbano e il restante per quello extraurbano, precisamente sono stati stanziati 16 mila euro per i trasporti cittadini e 34 mila per gli altri”. Con i 16 mila euro sono state soddisfatte tutte le domande pervenute per il rimborso di abbonamenti urbani, mentre con i 34 mila euro sono state soddisfatte 267 domande, pari al 40% del totale. “L’erogazione delle risorse è già iniziata – ha specificato Verza – finanziamo tanto gli abbonamenti annuali, quanto quelli mensili e plurimensili. L’iniziativa sarà ripetuta anche il prossimo anno accademico, 2010-2011”.