La storia di un amore che frana raccontata da un vicino di casa. La storia di una generazione viva e irrisolta. La storia di un festival meraviglioso e impossibile: il festival dei Malcontenti. Venerdì 30 aprile alle 17.30 nella sala Farinati della Biblioteca Civica Paolo Nori incontra il pubblico veronese nella presentazione de “I malcontenti”. L’evento, ad ingresso libero è il terzo appuntamento di FreeEntry, rassegna culturale giovanile, promossa dall’assessorato alle Politiche Giovanili del comune di Verona e Fondazione Aida. Modera Elena Sbampato.
Il libro."Giovanni si ricordava che era occupato a pensare a una cosa alla quale non aveva mai pensato, che camminare con una finestra sottobraccio ti toglie tutto l'imbarazzo che uno ha di solito nel camminare. È come se tu avessi una guida, diceva Giovanni, avendo una finestra sottobraccio, è come se il tuo andare avesse un senso. Del resto, di che cosa ci si potrebbe informare, quando si incontra uno che ha una finestra sottobraccio, magari col vetro spaccato, cosa gli si potrebbe chiedere: Dove vai?” Questo è solo un frammento dell’ultima fatica letteraria di Paolo Nori, "I malcontenti" edito lo scorso anno da Einaudi. Il libro narra la storia d’amore tra due ragazzi poco meno che trentenni, che appena usciti dall'università e dallo spaesamento post universitario provano a entrare, come si dice, nel mondo, e provano a farlo senza far saltare per aria la loro relazione.
L'autore. Paolo Nori nasce a Parma 46 anni fa. Ha lavorato come ragioniere in Algeria, Iraq e Francia. Laureatosi in letteratura è stato, ed è tuttora, traduttore dal russo. I primi due libri pubblicati risalgono al 1999: per Fernandel "Le cose non sono le cose" , per Derive Approdi "Bassotuba non c'è". Nori afferma di se: "Scrivo libri e ne traduco, anche, dal russo, per via che ho studiato russo, che questa è una cosa che so che provoca una certa reazione che la gente quando dico così gli viene spontaneo di chiedersi: Ha studiato russo?”