Schermi d’amore: dal 27 aprile al 2 maggio una settimana densa di emozioni e sentimenti andrà in scena a Verona.
Il festival. Verona, eternamente legata al destino di Romeo e Giulietta, celebra la sua rinascita attraverso le più alte espressioni della settima arte: il cinema. Questo festival del cinema sentimentale e mélo è un appuntamento ormai abituale nella città scaligera; compie infatti quattordici anni. Quattordicenne all’inizio di un nuovo decennio, riflette sugli amori della sua giovane vita e, più in generale, sulla vita stessa. Lo fa chiamando a raccolta gli autori “amici” del festival, in quanto già ospitati in passato, e dedicando ampio spazio al biopic, il genere biografico che sarà al centro anche delle prossime edizioni. Forse non scoprirà il senso della vita, ma questa ricerca l’aiuterà a vivere meglio e ad affrontare con più ottimismo il futuro, perché in fondo l’amore è sempre una cosa meravigliosa.
Il programma. Ad inaugurare Schermi d'amore sarà un vero cult movie, Scarpette rosse, del 1948. Ispirato alla favola di Hans Christian Andersen, è il più grande successo della coppia di registi inglesi Michael Powell-Emeric Pressburger ed è considerato il miglior ballet film della storia del cinema. A cornice del festival, sarà posto in chiusura un altro capolavoro degli stessi autori, Narciso nero, del 1946. Mentre si tiene la prima mondiale di Letters to Juliet, il festival mostra in anteprima una nuova, romantica interpretazione di Amanda "Giulietta" Seyfried. Dear John è l'incipit di tutt'altra lettera scritta dalla giovane al suo fidanzato, soldato in ferma volontaria alla vigilia dell'11 settembre, arriva invece Le Refuge, ultimo film di François Ozon, dove il regista scava in profondità nei sentimenti di un'eroinomane, il cui compagno muore di overdose lasciandola sola e incinta. Promette forti emozioni anche La straniera, che l'italiano Marco Turco ha tratto dal romanzo omonimo di Tawfik Younis: storia di una clandestina araba costretta alla prostituzione. Cosa voglio di più, verrebbe da chiedersi, ed ecco risponderci Silvio Soldini, col suo nuovo dramma romantico.
Biopic: l’altra faccia della biografia. Il genere biopic è tra i temi ricorrenti di Ken Russel, provocatorio regista inglese che non smette mai di stupire. Divenuto famoso negli anni Settanta grazie alla personalità prorompente, lo stile esuberante e i soggetti scabrosi da lui trattati, Russell è caduto poi nell'oblio, semplicemente perché non era più un autore "alla moda". Il festival propone una rassegna selezionata di sei titoli, considerati i suoi capolavori, tra cui quattro biografie di artisti. Mentre il mondo celebra il bicentenario della nascita di Chopin, il festival rende omaggio a lui e ad altri musicisti-compositori attraverso uno sguardo al cinema biopic. Le biografie di celluloide si sono occupate, romanzandole, delle vite di molti grandi artisti, alcuni dei quali saranno al centro di questa ed altre sezioni della rassegna. Anche Miguel Albaladejo avrà il suo spazio. Regista e sceneggiatore, Albaladejo è una delle più vivaci personalità del cinema spagnolo contemporaneo, ospitato in numerosi festival, ma del tutto inedito in Italia. La storia di Albaladejo sembra quella di Nuovo Cinema Paradiso: la famiglia possedeva un cinema e il fratello maggiore ne era il proiezionista, così il giovane Miguel crebbe tra le pellicole dei grandi registi degli anni Settanta, fino a seguirne le orme da grande e diventare anch'egli un regista di successo.
Fantastici Schermi d’amore. Anche Fan, la web radio dell’ateneo scaligero, seguirà il festival e ogni giorno alle 12 regalerà interviste, curiosità e notizie ai suoi ascoltatori. Inoltre tutte le puntate saranno scaricabili gratuitamente in podcast sul sito www.fuoriaula.com