La redazione di Combonifem, la rivista delle suore missionarie comboniane ha ricevuto, domenica 16 maggio, al Salone internazionale del Libro di Torino il Premio Progetto la ragazza di Benin City dalle mani della sua fondatrice, Isoke Aikpitanyi. Il Premio, che compie quest’anno dieci anni, viene assegnato in base alle segnalazioni dei destinatari delle edizioni passate.
Combonifem come Saviano. Combonifem ha avuto l’onore di ricevere il premio Progetto la ragazza di Benin City lo stesso anno di Roberto Saviano. Lo scrittore, che ha ricevuto il riconoscimento per il continuo lavoro di denuncia contro le mafie, ha commentato: «Sono felice di essere qui oggi per ricevere questo premio da Isoke, una donna che stimo e ammiro e che, come ho detto più volte parlando di immigrati, lotta per difendere diritti che gli italiani non difendono più». Saviano era circondato dalla scorta che lo accompagna ormai da quattro anni, dopo aver ricevuto minacce di morte da parte della camorra.
Premiata la redazione. Dopo Saviano, il riconoscimento espressione della lotta contro la Tratta delle donne è stato consegnato a suor Anna Cugusi e alla giornalista della redazione di Combonifem, Jessica Cugini. «Noi, come Combonifem, appoggiamo la battaglia di Isoke e di tutte le donne che come lei con coraggio e determinazione lottano contro la Tratta. Attraverso la rivista cerchiamo di dare voce al mondo femminile che vuole emergere, non solo in Africa, in America Latina, in Arabia. Siamo convinte che la missione sia anche qua in Italia, oggi. Anche noi donne italiane viviamo un momento storico di difficoltà. Sbattute sui cartelloni stradali e nei giornali, siamo diventate, con il nostro corpo, un oggetto, una merce. La rivendicazione della parola è un diritto importante che ci accomuna tutte. Oggi, ricevere questo premio da Isoke Aikpitanyi è un onore, perché viene da una terra che amiamo, l’Africa, e ragiunge, attraverso un impegno condiviso, l’Italia, un Paese che ha ancora tanta strada da fare. Ed è una strada che possiamo e dobbiamo fare insieme».
Senza dimenticare la solidarietà. Durante la premiazione la ragazza di Benin City ha voluto accanto a sé la giornalista di Repubblica Anais Ginori, autrice del libro Pensare l’impossibile. Donne che non si arrendono (Fandango). Nel libro c’è un intero capitolo dedicato a questa giovane di trent’anni, Isoke Aikpitanyi, che lotta contro la Tratta e che, per aiutare altre donne come lei, ha fondato ad Aosta una casa per liberare dalla strada altre vittime di questa nuova schiavitù.