“Fare impresa con le idee” è questo lo slogan del progetto Venture community, arrivato quest’anno alla seconda edizione. A presentarlo e organizzarlo è il gruppo giovani di Confindustria Verona, partner operativi PerInnovare, gruppo anch’esso in seno a Confindustria, e Università di Verona.
Proposte di investimento e possibili investitori si incontrano. Venture community si è svolta nella sala convegni di Confindustria in piazza Cittadella. A presentare l’iniziativa Giulio Pedrollo, presidente dei giovani di Confindustria Verona, Andrea Bolla, presidente di Confindustria Verona e Bettina Campedelli, prorettore dell’ateneo.
Dare valore alle idee. In cosa consiste Venture community? Agli imprenditori spetta il ruolo di ascoltare, vagliare e formulare qualche veloce quesito chiarificatore. È dei soggetti promotori l’arduo ruolo di vendere nei pochi minuti a disposizione un’idea che è ancora poco più di un business plan scritto su carta. Se l’incontro tra i due soggetti va in porto, il progetto inizia a realizzarsi. Sono sei i progetti presentati in sala, eterogenei gli ambiti: dalla cosiddetta medicina tecnologica alla mobilità sostenibile ai media. A premiarne la fattività saranno – o meglio questo auspicano gli organizzatori – i passaggi futuri, veri e propri incontri a “porte chiuse” tra investitori interessati e ideatori dei progetti.
Università-impresa. L’università è un’officina di idee ed a testimoniarlo è il fatto che metà dei progetti imprenditoriali presentati fuoriescono dai laboratori di ricerca dell’ateneo. Nomi misteriosi quali “Interceptin” “Implosin” e “Julia” nascondono nell’ordine un derivato anticorporale ottenuto con ingegneria genetica, un efficace coadiuvante della chemioterapia ed una soluzione informatica per rendere maggiormente affidabili i software. Potrebbero, grazie alla vetrina offerta da Venture community, diventare realtà imprenditoriali.