Debutta a Unifestival “Bocche di rosa”, la nuova produzione di Enrico De Angelis dedicata all’antologia “Spoon River” di Edgard Lee Masters la celebre raccolta di brani che ispirò Fabrizio De Andrè. In anteprima nazionale andrà in scena il 23 e 24 giugno alle 21 nel chiostro di San Francesco.
Si tratta di un allestimento prodotto per Unifestival, la rassegna co–organizzata da Università di Verona ed Esu – Ardsu ideata e diretta dall’Ufficio Comunicazione integrata d’Ateneo. Lo spettacolo non mancherà di suscitare l’attenzione degli appassionati cultori del cantautore genovese e di quell’unicum che rappresenta l’antologia di Spoon River nel panorama della letteratura americana.
La cura e la conduzione della serata è affidata a uno dei massimi esperti italiani di “canzone d’autore”, Enrico de Angelis, giornalista e direttore artistico del Club Tenco ed ha il patrocinio della fondazione De Andrè. "Per questo spettacolo abbiamo scelto otto voci, una più bella dell'altra, che per la prima volta interpreteranno questi brani – spiega De Angelis-. Ad accompagnarle un gruppo di musicisti veronesi di eccezione che hanno partecipato con entusiasmo ed una creatività straordinaria nell'ideazione di sonorità e timbri del tutto nuovi ed originali. Il coinvolgimento di donne permetterà di volgere al femminile un album, quello di De Andrè, in cui i protagonisti sono tutti uomini".
"Le serate saranno allestite in uno spazio scenico, quello del chiostro di San Francesco, bello e interessante che si presta ai temi affrontati – aggiunge il regista Franceschini-. Un luogo magico, che per l'occasione potrà diventare la collina di Spoon River. Sul palcoscenico ci saranno tre luoghi: quello della musica con le cantanti, quello del pensiero e della riflessione riservato a De Angelis e quello della riflessione con le due lettrici. Nel piccolo giardino ai piedi del palco ricostruiremo l'idea del cimitero con 8 stele colorate che ben si inseriranno in un'atmosfera intima e scura. All'interno di questo cimitero le due lettrici compiranno alcuni percorsi. Tutte le artiste saranno invece sul palcoscenico a testimoniare l'idea di una comunità".
L'album di Fabrizio De André "Non al denaro, non all'amore né al cielo" è una delle raccolte più interessanti nella storia della musica italiana, non solo per lo straordinario esito artistico che ne fa forse la migliore trasposizione in canzone di un'opera letteraria, ma per l'affascinante comunicazione virtuale che stabilisce fra alcuni grandi artisti del Novecento: l'autore dell' "Antologia di Spoon River" Edgard Lee Masters, la traduttrice italiana Fernanda Pivano e appunto Fabrizio De André che mise in musica alcune di quelle poesie tradotte. A questa materia è dedicata la produzione originale che Enrico de Angelis ha curato per "Unifestival": i testi delle poesie originali di Masters e i corrispondenti testi delle canzoni adattate da De André verranno interpretati, commentati e messi a confronto sul palco di un reading-concerto che vedrà eccezionalmente riunite in scena, per la prima volta, ben otto cantanti donne di Verona e due lettrici del Circolo dei Lettori. Dieci voci per volgere al femminile questa duplice straordinaria opera. Ad accompagnare le cantanti, un gruppo tra i migliori musicisti veronesi, con arrangiamenti originali di Enrico Terragnoli. Un attore-regista "storico", Gianni Franceschini, si occuperà della messa in scena teatrale. La produzione esecutiva è di Michele Annechini.