Sei canti della Divina Commedia, fra i più amati. Sei tappe di un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra vita. E’ il viaggio che Lucilla Giagnoni, autrice ed interprete, proporrà lunedì sera alle 21 nel chiostro di San Francesco. L’evento aprirà Unifestival, la rassegna co–organizzata da Università di Verona ed Esu – Ardsu ideata e diretta dall’Ufficio Comunicazione integrata d’Ateneo. Sei serate ad ingresso gratuito dal 21 al 26 giugno. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nell’aula magna del Polo Zanotto.
Lo spettacolo .“Vergine Madre” offre, per la prima volta a Verona, una lettura dantesca tutta al femminile. Da una partenza intima, Lucilla Giagnoni costruisce un viaggio dove alterna ai canti danteschi poesie e racconti, spiegazioni pungenti e osservazioni ironiche. Lungo il percorso canta la tragica passione di Francesca da Rimini, il lato oscuro di un uomo come Ulisse, la terribile sorte di un padre come Ugolino, la santità dei bambini come Piccarda. E’ la “Commedia Umana” di Dante, dove dalle parole del poeta, eternamente ripetute come le preghiere, scaturiscono storie. Lo spettacolo chiude con la stupenda preghiera dal Paradiso “Vergine Madre” richiamata nel titolo.
Quello che si compone sul palcoscenico è il disegno di una famiglia, attraverso un percorso che si rivela costeggiatato da figure “parentali”. I protagonisti sono il viaggio (Il primo canto dell'inferno), la donna (Francesca il V), l'uomo (Ulisse, il XXVI), il padre (Ugolino il XXXIII), la bambina (Piccarda il III del Paradiso), la madre (Vergine madre il XXXIII del paradiso).
Il commmento dell'autrice. “Sono parole incantatorie, quelle della Divina Commedia, parole taumaturgiche, rituali -spiega Lucilla Gianoni -. Eternamente ripetute come le preghiere. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. La poesia e l'arte sono una tregua per gli affanni degli uomini. Il lato oscuro di Ulisse, l'aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria di tutte le donne, la grandezza della madre; un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera. A cantare e raccontare storie è una donna. Perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di pace. Sherazade si salva raccontando. E perché sicuramente l’anima ha una voce femminile”.
Lucilla Giagnoni. Cura la sua formazione d'attrice presso la Bottega teatrale di Gassman.
Dal 1986 al 2002 è interprete degli spettacoli del Laboratorio Teatro Settimo: Esercizi sulla tavola di Mendeleev (Premio Francesca Alinovi-Opera Prima e presentato ai festival internazionali di Salisburgo, Madrid, Amburgo, Barcellona, Melbourne), Riso amaro (Premio Wave, Copenhagen), Nel Tempo tra le guerre, Istinto Occidentale, Stabat Mater (Premio Fringe Festival di Edimburgo 1991 e di cui nel 1995 ha curato la regia), La Storiadi Romeo e Giulietta (Premio Ubu per ladrammaturgia), Modelli, Villeggiatura. Smanie, avventure e ritorno (Biglietto d'oro A.G.I.S. per la ricerca. Premio I.D.I. per la drammaturgia. Nomination premio Ubu per la regia), Tartufo, Canto per Torino (spettacolo-evento realizzato in collaborazione con la Città e la Provincia di Torino),Totem, Macchinario. Adriano, Le Fenicie, Macbeth concerto. E’ autrice e interprete di In risaia (1996), di Nudo su paesaggio (1998), di Atlante (2000), Manuale per fondare una città (2001) Chimera(2003) premio città di Novara 2003,tratto dall’omonimo romanzo di Sebastiano Vassalli. Ha interpretato nel 1997 il melologo Messaggi e bottiglie,nel 1999Tracce di Anne con la regia di K.Mitchell al Piccolo Teatro di Milano, nel 2002 Alianti. Nel 2003Othello con Michele di Mauro. Ha lavorato inoltre con Paola Borboni e Luigi Squarzina. E' autrice di trasmissioni radiofoniche e televisive, quali Cicci Schicci (1995), Giada varietà del sabato pomeriggio (1996), C’è una favola per te (2001), Glu-Glu (2001), lucilla.g (2004). Insegna narrazione alla scuola Holden di Torino. Ha partecipato ai film: Nostos di Franco Piavoli,San Salvario di Enrico Verra, Il dolce rumore della vita di Giuseppe Bertolucci, A/r andata e ritorno di Marco Ponti.